Domanda "geologica" da profano.

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boba74
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Domanda "geologica" da profano.

Messaggio da boba74 »

Salve, parlando di pianura (in particolare pianura padana), siccome si è formata dall'apporto di sedimenti del Po e dei suoi affluenti, è ovvio che se si scava un buco per terra si avrà per diverse decine di metri la presenza di argilla, sabbia, limo, ecc.. dovuta appunto all'accumulo dei depositi delle esondazioni dei fiumi nel corso dei milioni di anni...
Però immagino che dal momento in cui la pianura padana si è formata (cioè è diventata terraferma) sarà stata presumibilmente sempre ricoperta da foreste, almeno fino all'arrivo dell'uomo qualche migliaio di anni fa, e comunque anche durante le ere glaciali mi risulta che la pianura padana fosse "libera" dai ghiacci e quindi ricopera di foreste (conifere o caducifoglie a seconda dei periodi). E quando i fiumi esondavano uno strato di limo e argilla ricopriva tali foreste, che poi dopo un po' tornavano a ricoprire a loro volta il terreno....
Perciò, visto che dove c'è una foresta c'è un lento ma costante deposito di sostanze organiche, in particolare tronchi di albero e legno in generale, noi oggi scavando non dovremmo trovare qualcosa di simile a carbone o "lignite" o torba, assieme ad argilla e sabbia? Non dico giacimenti sporadici, ma strati uniformi di fossili vegetali intervallati da strati alluvionali, o comunque strati di argilla mista a "legno"?
Invece, se si escludono alcune zone (ad esempio i terreni bonificati che sono ricchi di torba perchè fino a poco tempo fa erano paludi) in generale quando si fa un rilievo geologico si incontrano sempre strati pressochè uniformi di argilla o sabbia, o limo per almeno 20 metri.
OK che l'uomo ha deforestato tutto per coltivare la pianura padana, ma ciò avrà al più eliminato lo strato più superficiale di sostanza organica, ma tutto ciò che stava sotto possibile che si sia completamente decomposto?
Grazie e scusate per eventuali errori grossolani, probabilmente c'è qualcosa di sbagliato nel mio punto di vista, ma vorrei capirlo...
non è la mia materia. :cool:
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VillamiroglioInFoto
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Re: Domanda "geologica" da profano.

Messaggio da VillamiroglioInFoto »

Credo che due presupposti nel tuo ragionamento siano sbagliati. Primo, la Pianura Padana non è stata sempre coperta di foreste, ma dal mare, fino al Miocene o giù di lì. Secondo, le esondazioni dei fiumi nelle ere successive in cui la Padana era definitivamente emersa non potevano essere così sostanziose da ricoprire e sotterrare intere foreste, si sarebbe trattato di fenomeni tali da movimentare strati di diversi metri di materiale in breve tempo... come l'eruzione del Vesuvio su Pompei per capirci, ma su una scala pianeggiante di una vastità rilevante, per paragone il Nilo esonda tutti gli anni, ma deposita uno strato sottile di limo, non sotterra intere foreste.
Pertanto, anche in caso di esondazioni del Po nelle ere passate, non ritengo possibile che esitano strati di giacimenti fossili vegetali in Pianura Padana creati da tali esondazioni...
egidio

Re: Domanda "geologica" da profano.

Messaggio da egidio »

Interessanti e condivisibili le tue argomentazioni…però potevi rispondergli un po' prima... :fiori:
egidio

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boba74
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Re: Domanda "geologica" da profano.

Messaggio da boba74 »

Non ho fretta.... come vedete anche dalla mia risposta, si intuisce che non mi collego molto spesso, infatti leggo solo ora.... :applauso:

Grazie comunque, in pratica se ho ben capito, sbagliavo per il fatto che l'argilla e il limo che oggi si trovano sotto la superficie del terreno sono per lo più dovute a depositi avvenuti quando la pianura era sommersa, perciò trasportati dal Po e dai suo affluenti e depositati quindi "sul fondo del mare" e non sulla terraferma come credevo erroneamente....
Perciò siccome in fondo al mare non vi è nulla di simile a foreste, di fatto resta solo argilla mista a qualche traccia biologica (conchiglie e fossili sporadici, come in effetti si ritrova....)
Grazie.
Forse mi ha tratto in inganno il fatto che si dice che la Pianura Padana sia una pianura "alluvionale", e nel mio immaginario credevo quindi si fosse formata a seguito di continue esondazioni (alluvioni appunto). :fiuuuu:

:bye:
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Re: Domanda "geologica" da profano.

Messaggio da fornaeffe »

Ciao!

In realtà no, diverse centinaia di metri del sottosuolo della pianura padana si sono formati in un ambiente emerso, non subacqueo, proprio per depositi di sabbie, ghiaie, limi e argille da parte dei fiumi.
A questo link trovi la sezione geologica emiliana, dalla collina alla pianura. Tutte le unità da AEI (sintema Emiliano-Romagnolo inferiore) fino in cima, compresi tutti gli AES sovrastanti (sintema Emiliano-Romagnolo superiore), sono depositi alluvionali, fluviali o di palude.
Per trovare gli ultimi depositi marini (in ordine di tempo), dobbiamo scendere fino a CMZ, sintema di Costamezzana, costituito dalle sabbie marine che si sono depositate in ambiente marino costiero, subito prima che questo emergesse formando la pianura padana.
Puoi trovare uno schema stratigrafico anche a pagina 50 delle note illustrative alla carta geologica di Bologna.

Quindi, per centinaia di metri sotto la pianura padana, tutti i depositi si sono formati in ambiente subaereo, non subacqueo, e probabilmente anche coperto da foreste (vedi i dati palinologici riportati sullo schema delle note illustrative alla carta geologica di Bologna).

La tua domanda si riapre: perché quindi non abbiamo enormi quantità di torba nel nostro sottosuolo?

Secondo me, perché non basta che una foglia cada per terra perché diventi torba, anzi, il processo più comune dovrebbe essere una più o meno lenta decomposizione del materiale organico, fino alla sua mineralizzazione completa poche decine di centimetri al di sotto della superficie del terreno.
Soltanto in particolari ambienti, dove l'apporto di materiale organico è molto grande, l'ambiente è acido e soprattutto anossico, la velocità di decomposizione è molto inferiore alla velocità di accumulo di materiale organico, e questo quindi si accumula e viene sepolto senza essere decomposto, formando depositi di torba. Ambienti simili sono, appunto, le torbiere, alcune paludi, etc, che in pianura padana sicuramente ci sono state, ma evidentemente non erano la regola.
Infatti, nel sottosuolo (vedi questo schema stratigrafico) ci sono alcuni depositi ricchi di materiale organico, ma sicuramente non sono la regola.

E come diceva Laura, non è che un'alluvione, per quanto catastrofica, seppellisca sotto metri di fango intere foreste, più probabilmente depositava un sottile strato di limo che non impediva la normale decomposizione del materiale organico.
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boba74
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Re: Domanda "geologica" da profano.

Messaggio da boba74 »

Grazie!!!
In effetti questa spiegazione mi torna già di più....
anche in caso di alluvioni gravi (come avviene tuttora), alla fine lo strato di limo o argilla depositato non è mai di qualche metro (una volta tolta l'acqua non rimane granchè...), per tanto ad essere ricoperto è soltanto lo strato più superficiale del terreno, ma non intere foreste con tronchi, rami e tutto...
Da me (pianura di Ferrara) esistono comunque depositi di torba, nelle zone bonificate del basso ferrarese, dove tuttavia la torba non è dovuta al fatto che li vi fossero foreste, ma appunto torbiere, quindi paludi sommerse in cui nei secoli si accumulavano i resti vegetali, soprattutto canne palustri, e che oggi che le terre sono emerse per le bonifiche meccaniche si ritrovano per qualche metro sotto la superficie....
:bye:
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