Phytotaxa 395(1): 18 (2019)
Basionimo: Conyza squarrosa L. - Sp. Pl.: 861 (1753)
Altri sinonimi: Inula conyza DC., Inula squarrosa (L.) Bernh., nom. illeg., Aster conyzae Griess., Conyza vulgaris Lam., nom. illeg., Inula conyzae (Griess.) DC., Inula vulgaris Trevis., nom. illeg., Jacobaea conzyae (Griess.) Merino, Inula conyzae (Griess.) Meikle, Pentanema conyzae (Griess.) D. Gut.Larr., Santos-Vicente, Anderb., E. Rico & M.M. Mart.Ort.
Asteraceae
Enula baccherina, Inula coniza, Deutsch: Dürrwurz
English: Ploughman's spikenard
Español: Coniza áspera
Français: Herbe aux puces
Forma Biologica: H bienn - Emicriptofite bienni. Piante a ciclo biennale con gemme poste a livello del terreno.
H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea bienne o perenne, alta 50-120 cm, ricoperta di fitta peluria e ghiandole sparse, con fusti solidi, eretti, spesso purpurei, ramificati in alto.
Ha foglie alterne, oblungo-lanceolate o ellittico-lanceolate, intere o denticolate, con nervature prominenti, verdi e ruvide nella pagina superiore, pelose e grigiastre in quella inferiore; le basali sono portate da un picciolo di 2-4 cm, le cauline più piccole sono sessili non abbraccianti il fusto.
Infiorescenze formate da corimbi composti di numerose calatidi di 1 cm, con ricettacolo cilindrico esternamente ricoperto da bratte involucrali scagliose di colore verde, bordate in alto di bruno rossastro, le inferiori ripiegate verso l’esterno, le superiori ghiandolose.
Fiori profumati, di colore giallastro, i periferici, maschili con ligula poco o per nulla sviluppata, quelli interni tubulosi, ermafroditi.
Il frutto è una cipsela sparsamente pubescente con pappo.
Tipo corologico: Centroeurop. - Europa temperata dalla Francia all'Ucraina.
Eurasiat. - Eurasiatiche in senso stretto, dall'Europa al Giappone.
W-Asiatica - Asia occidentale.
Habitat: Boschi chiari di latifoglie, incolti, siepi, margini di strade, su suoli preferibilmente calcarei dal piano fino a 1.350 m.
Tassonomia filogenetica
______________________________________________________________________________
Etimologia: Il nome del genere deriva dal greco e significa ‘con cinque fili’, in riferimento al pappo di alcune specie, che consiste di soli 5 peli; il nome specifico squarrosum: da squarrōsus coperto di pustole o croste: crostoso, tignoso.
Proprietà ed utilizzi:
![Immagine](../images/iconaOF.gif)
Pianta diuretica, emmenagoga, vulneraria. Dalla medicina popolare veniva utilizzata in infusi e tinture per curare infiammazioni, contusioni, ferite e eczemi pruriginosi.
Ha anche proprietà insetticide e le sue foglie fresche o bruciate sembrano allontanare pulci e zanzare.
Scrive Palladius nel suo trattato "De re rustica" che gli antichi greci usavano spargere questa pianta secca sui depositi di grano per allontanare i topi.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
______________________________________________________________________________
Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, Edagricole, Bologna
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia.
Scheda realizzata da Giuliano Salvai