Sp. Pl.: 935 (1753)
Viola tricolor L. subsp. tricolor, Viola tricolor L. subsp. saxatilis (F.W.Schmidt) Jan, Viola tricolor L. subsp. subalpina Gaudin, Viola saxatilis F.W. Schmidt
Violaceae
Viola del pensiero, Viola delle pietraie, Viola tricolore, Suocera e nuora, Deutsch: Wilde Stiefmütterchen
English: Wild pansy
Español: Pensamiento salvaje
Français: Pensée sauvage, pensée à trois coulers
Forma Biologica: H bienn - Emicriptofite bienni. Piante a ciclo biennale con gemme poste a livello del terreno.
H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
T scap - Terofite scapose. Piante annue con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea generalmente annuale o bienne, raramente perenne, assai polimorfa, di 10-20(35) cm, con radice fittonante; fusti ascendenti o eretti, ramificati, fogliosi, glabri o con peli brevi.
Foglie picciolate, tutte crenate al margine, molto variabili; le inferiori con lamina cuoriforme a ovale, le superiori ovate o lanceolate, di 3-7 x 10-35 mm, cuneate alla base; stipole fogliacee, addensate alla base o ± regolarmente pennate, inferiormente spesso pennatifide, con segmento apicale lanceolato, intero o crenato sul bordo, e 4-10 piccoli segmenti laterali.
Fiori zigomorfi, pentameri, ermafroditi, su lunghi peduncoli ascellari muniti di piccole bratteole nella parte superiore; sepali di 8-16 mm, persistenti, acuminati; corolla di 1,5-3 cm, di colore molto variabile, può essere gialla, violacea, bluastra o una combinazione di questi colori; petali inferiori generalmente con strie rossastre, i 4 petali superiori rivolti verso l'alto, sempre più lunghi dei sepali, patenti, così che la faccia della corolla appare piatta; sperone sottile, di 3-6 mm, generalmente violaceo, poco più lungo delle appendici calicine; labello (labellum) dell'apertura stigmatica sporgente.
Il frutto è una capsula loculicida a tre valve, poco più corta dei sepali, con 6 costole longitudinali evidenti, ovoide o ellissoide, glabra, di 8-12 mm. Semi numerosi, obovoidi, di 1,4-1,7 x 0,7-0,9 mm, lisci di colore marrone. Eleosoma obliquo, ottuso, bianco.
Impollinazione: entomogama
Disseminazione: mirmecocora (formiche)
Numero cromosomico: 2n=26
Tipo corologico: Eurasiat. - Eurasiatiche in senso stretto, dall'Europa al Giappone.
Orof. Centroeurop. - Orofita centroeuropea (Alpi, Giura, Carpazi e talora anche catene piu' meridionali).
Habitat: Campi, pascoli, luoghi erbosi, incolti.
Sistematica e possibili confusioni: Simile a Viola arvensis Murray (vedi scheda) con cui si ibrida facilmente e con cui viene spesso confusa. V. arvensis si differenzia principalmente per i fiori più piccoli, di 1-1,5 cm, con petali superiori lunghi al max quanto i sepali, incurvati così che la corolla appare concava e per lo sperone corto, ottuso.
Nel nuovo Pignatti (volume secondo, 2017) vengono considerate le seguenti sottospecie:
V. tricolor L. subsp. tricolor
V. tricolor L. subsp. subalpina Gaudin
V. tricolor L. var. raiblensis Lausi et Cusma-Vel.
Tassonomia filogenetica
______________________________________________________________________________
Etimologia: Il nome del genere deriva dal lat, 'viola', che indicava tanto la violetta mammola quanto la violacciocca e altre crucifere; parola forse di origine mediterranea connessa con il greco ἴον íon, viola.
L'epiteto specifico deriva da tris/tres, tre e da cólor, colore: con corolla tricolore.
Proprietà ed utilizzi:
Specie officinaleViola del pensiero ha proprietà depurative della pelle, diuretiche, tossifughe, espettoranti, emollienti e lassative. Contiene sostanze come violaxantina, violaquercitrina, una saponina, tannini, mucillagini, tracce di acido salicilico. È impiegata nelle eruzioni cutanee, nell'acne giovanile, nelle psoriasi, nell'eczema e foruncolosi, nel catarro vescicale e nella tosse canina.
Note e Curiosità: I semi delle Viole sono dotati di una piccola appendice, detta eleosoma, ricco di sostanze grasse, di cui sono molto ghiotte le formiche. Queste raccolgono i semi e li portano nei loro nidi sotterranei, e dopo aver consumato i nutrienti eleosomi, abbandonano i semi, lasciandoli praticamente già "seminati" e pronti a germogliare per la nuova stagione.
Le viole del pensiero (pensée) coltivate derivano probabilmente, almeno in parte, da Viola tricolor L., attraverso ibridi con V. lutea Hudson (Europa Centr. E Sett.), V. altaica Ker-Gawl. e forse altre specie: sono indicate come V. hortensis Auct. oppure V. x wittrockiana Gams. La coltura sembra sia stata iniziata in Inghilterra ai primi del secolo XIX, ed ha portato rapidamente alla selezione di un incredibile numero di cultivar e cloni con i petali dei colori più diversi.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
______________________________________________________________________________
Principali Fonti
Pignatti S. (2017) Flora d'Italia, II ed., Edagricole, Bologna
Jean-Marc Tison & Bruno de Foucault, Flora gallica, Flore de France, Biotope Éditions 2024
Pietro Zangheri, Flora italica, I-II, CEDAM, Padova, 1976
Philippe Jauzein, Flore des champs cultivés, INRA, Paris, 1995
Jean-Marc Tison, Philippe Jauzein, Henri Michaud, Flore de la France méditerranéenne continentale, Naturalia Publications, Turriers, 2014
Le erbe medicinali aromatiche cosmetiche, Fabbri Editori, Milano, 1976
S. Viola, Piante medicinali e velenose della flora italiana, Istituto geografico De Agostini, Novara, 1975
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia.
Scheda realizzata da Anja Michelucci
