Carex ornithopoda Willd. - Carice pie' d'uccello

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Carex ornithopoda Willd. - Carice pie' d'uccello

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Carex ornithopoda Willd.
Sp. Pl., ed. 4: 255 (1805)

Carex elongata (Leyb.) Asch. & Graebn.

Cyperaceae

Carice pie' d'uccello, Carice piede d'uccello, Deutsch: Vogelfuss-Segge
English: Bird's foot sedge
Français: Laîche pied d'oiseau


Forma Biologica: H caesp - Emicriptofite cespitose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con aspetto di ciuffi serrati.

Descrizione: Pianta erbacea perenne, alta 5-15 (20) cm, cespi sciolti con corti rizomi.
Fusto ottusamente trigono, inserito al centro di un getto di foglie con 0-4 foglie ridotte, talvolta un po' incurvato, scabro in alto.
Guaine basali opache da leggermente lacerate a fibrose, verdastre o raramente sfumate di rosso o porpora.
Foglie lineari, piane o leggermente canalicolate, larghe (0,3) 2-3,5 (4,5) mm, lunghe circa la metà del fusto, spesso un po' coriaceo-lucide, con margine scabro verso l'alto, brevemente seghettato verso la base.
Ligula minuta (0,5-1 mm) con apice acuto, ottuso o arrotondato; antiligula assente.
bBrattee [/b]simili alle glume di un colore bruno-chiaro.
Infiorescenza digitata formata da 1 spiga superiore maschile e (1) 2-3 spighe femminili inferiori; tutte le spighe sono inserite allo stesso livello e riunite a mazzetto all'apice del fusto.
Spiga maschile, lineare o fusiforme, lunga (4) 6-9 (11) mm; gluma di circa 2,5 mm, obovata, di colore da bruno a bruno rossastro con nervatura centrale verde, margine scarioso, apice ottuso o acuto.
Spighe femminili densiflore, lineari, erette, lunghe (2,5) 5-10 (12) mm, raggruppate sotto la spiga maschile, sessili o subsessili; glume lunghe 2-2,5 mm, largamente obovate, di colore bruno castano o bruno nero con margine scarioso e apice ottuso, troncato o arrotondato, più breve dell'otricello.
Stimmi: 3
I frutti sono pseudanteci (otricelli) di 2-3 (3,5) x 0,9-1,2 mm, trigoni, dal contorno ovale o obovato, con nervi poco evidenti salvo i laterali, pubescenti o raramente glabri, verdi o brunastri, gradualmente ristretti in un becco intero o cortamente bidentato.
Acheni di 1,7-2,5 x 0,8-1,1 mm, dal contorno ellittico, trigoni, bruni.

Tipo corologico: Europ.-Caucas. - Europa e Caucaso.

Habitat: pinete, arbusteti, boscaglie aride, prati aridi montani e subalpini.

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Sistematica e possibili confusioni: Sono presenti due sottospecie:
Carex ornithopoda Willd. subsp. ornithopoda: brattee bruno giallastre o rossastre e otricelli densamente pubescenti.
Carex ornithopoda Willd. subsp. elongata (Leyb.) Vierh.: pianta robusta con fusti eretti e foglie brevi, brattee bruno scuro e otricelli glabrescenti, lucidi.

Può essere confusa con:
Carex digitata L. (vedi scheda) che presenta dimensioni maggiori e ha le spighe disposte in maniera distanziata sul fusto.
Carex ornithopodioides Hausm. (vedi scheda) che presenta dimensioni minori, ha glume bruno-nerastre e otricelli glabri.

Il periodo migliore per l'identificazione delle carici non è la fioritura (generalmente precoce), ma la fruttificazione. Di particolare importanza sono gli otricelli, gli stimmi e l'apparato radicale; in mancanza di questi caratteri è quasi impossibile identificarle con sicurezza.
Anche l'habitat può aiutare nel riconoscimento della specie.
Occorre fare attenzione al numero degli stimmi, può accadere che uno degli stimmi sia nascosto dall'otricello oppure si sia staccato e perduto durante la dissecazione, quindi per una corretta identificazione è sempre meglio esaminare parecchi fiori.

Tassonomia filogenetica

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Etimologia: Il nome generico dal nome classico latino cārex, caricis carice (in Virgilio, Georg. 3.231). L’etimologia del nome è ignota, tra le diverse ipotesi la più convincente è che derivi dal greco κείρω keíro io taglio, in riferimento al bordo tagliente delle foglie; il nome specifico deriva dal greco ὄρνις, -ῑθος órnis, -īthos uccello e da πούς, ποδός poùs, podós piede: piede d'uccello.

Proprietà ed utilizzi:
Nonostante il genere Carex sia così diffuso e numeroso, non si conoscono utilizzi a scopo alimentare e farmaceutico per nessuna specie.

Note e Curiosità: Il genere Carex  è il più vasto della famiglia delle Cyperaceae, comprende circa 2000 specie distribuite su tutto il globo, prevalentemente in regioni umide, temperate o fredde, dove spesso costituiscono la vegetazione predominante (Cariceti) ma si adattatano anche ai pendii sassosi d’alta quota. Ai margini degli specchi d'acqua interni tendono a invadere stagni e laghi formando zone acquitrinose, poi terreni paludosi, infine pseudo-praterie che gradatamente si interrano. Sono tutte piante perenni, con fusti semplici spesso a sezione triangolare.
Benché le specie del genere appaiano macroscopicamente simili alle Poaceae, queste ultime possiedono due glume per ogni spighetta uni o multiflora e un perigonio formato da 2 tepali (lemma e palea) per ciascun fiore; i fiori sono tutti ermafroditi.
Tutte le specie di Carex hanno invece fiori unisessuali e sono spesso, ma non sempre, monoiche (entrambi i sessi sulla stessa pianta ma in fiori distinti); il perigonio è del tutto assente; una brattea erbacea (gluma) sottende ogni fiore; i fiori maschili sono ridotti a 1 (3) stami e i fiori femminili a 3 (2) carpelli formanti un ovario uniloculare.

Principali Fonti
Pignatti S. (2017) Flora d'Italia, II ed.. Edagricole, Bologna
Pignatti S. (1982) Flora d'Italia, I ed.. Edagricole, Bologna
Hamon D. (2022) - Carex de France. Biotope Edition
Mainardis G. (2002) Atlante illustrato della flora del Parco delle Prealpi Giulie. Ente Parco Naturale delle Prealpi Giulie, Udine
Flora Iberica - Plantas vasculares del la Peninsula Iberica e Islas Baleares.
Catalogazione floristica per la didattica
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia.


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M. Penna (PR), 1500 m, giu 2009
Foto di Alessandro Alessandrini

Chamois (AO), 1200 m, mag 2015
Foto di Claudia Ganz
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Ferriere (PC), 1670 m, mag 2007
Foto di Enrico Romani

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Canazei (TN), 1850 m, lug 2014
Foto di Gianluca Nicolella
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Paneveggio (TN), 1700 m, giu 2010
Foto di Ennio Cassanego
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