Acer cappadocicum Gled. subsp. cappadocicum +ITA +PIE

Contributi sulla flora italiana pubblicati in Actaplantarum (sola lettura)
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Nicola Ardenghi
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Re: Acer cappadocicum Gled. subsp. lobelii (Ten.) A.E.Murray +PIE

Messaggio da Nicola Ardenghi »

F. Fen. ha scritto: 02 ott 2023, 12:15
Marinella Zepigi ha scritto: 02 ott 2023, 11:45 Scusatemi, ma sono un po' tarda :(
Non ho capito se si tratta della subsp lobelii come da titolo del topic, oppure se si tratta della subspecie nominale come mi pare indichi Nicola, quindi nuova per l'Italia
Le foto di Jacques sono da riferire alla subsp. nominale. Userei molta cautela nell'attribuire questo taxon come nuovo per l'Italia, l'ambiente antropizzato e la vicinanza di case mi fa pensare ad una diffusione di samare provenienti da un giardino. Sono argomenti delicati, andrebbe indagato come i semi possano essere arrivati. Sinantropica casuale?
:bye: franco
Senz'altro la sua presenza è da attribuire a samare provenienti da un contesto di coltivazione. Questo non esclude a priori di considerare un taxon acquisito dalla flora italiana, anzi. Sappiamo tutti che gran parte delle aliene proviene dalla propagazione autonoma di piante coltivate. È impossibile ricostruire con precisione la storia biologica dei popolamenti di piante alloctone: credo che nessuno abbia mai seguito passo dopo passo ogni singola fase del processo di naturalizzazione di una pianta aliena, come la disseminazione, la germinazione, lo sviluppo degli esemplari adulti, il raggiungimento da parte di questi della capacità di produrre a loro volta semi fertili. Il naturalista di campo quasi sempre si trova dinnanzi al "risultato finale" di questo processo, cioè a piante adulte, a volte così rigogliose che lasciano dubbi sulla loro spontaneità. Ci dobbiamo pertanto "accontentare" degli elementi che abbiamo a disposizione oggi – età e dimensioni delle piante, struttura della popolazione, ambiente di crescita ecc. – per ricostruire, mediante ipotesi, cos'è accaduto prima. Questi elementi non possono che derivare dalle osservazioni dirette in campo, nel nostro caso egregiamente svolte e chiaramente descritte nei post precedenti di Jacques. Se Jacques non avesse indagato con dovizia di particolari la titubanza sarebbe lecita, ma così non è...
:bye:

Nicola
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Marinella Zepigi
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Re: Acer cappadocicum Gled. subsp. cappadocicum + ITA +PIE

Messaggio da Marinella Zepigi »

Grazie Franco e Nicola ;)
marinella


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:)
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Stevene
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Re: Acer cappadocicum Gled. subsp. cappadocicum + ITA +PIE

Messaggio da Stevene »

Grande Jacques!
e ancora una volta mai dire: "è inutile che giri ancora sotto casa, intanto conosco già tutto..."
tra l'altro quelle piante hanno assistito in prima fila all'alluvione del 2020...
:bye:
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giacomo bellone
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Re: Acer cappadocicum Gled. subsp. cappadocicum + ITA +PIE

Messaggio da giacomo bellone »

Ho indagato su come questa specie possa esser finita a Limone P.te. Ecco cosa ho scoperto: la famiglia Valbusa di Torino possedeva una villa in paese a inizi 900. Ubaldo Valbusa (1872-1939) nel 1897 fu nominato da G. Gibelli assistente presso l'Iistituto botanico di Torino a cui tra l'altro donerà la sua collezione di circa 8000 campioni della flora delle Alpi occidentali. A parer mio fu lui ad introdurre l'Acer cappadocicum in paese; a riprova di ciò ho scoperto che tutt'ora la specie è presente nell'Orto Botanico piemontese.
CIAO a tutti
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Re: Acer cappadocicum Gled. subsp. cappadocicum + ITA +PIE

Messaggio da Merli Marco »

giacomo bellone ha scritto: 04 ott 2023, 12:25 Ho indagato su come questa specie possa esser finita a Limone P.te. Ecco cosa ho scoperto: la famiglia Valbusa di Torino possedeva una villa in paese a inizi 900. Ubaldo Valbusa (1872-1939) nel 1897 fu nominato da G. Gibelli assistente presso l'Iistituto botanico di Torino a cui tra l'altro donerà la sua collezione di circa 8000 campioni della flora delle Alpi occidentali. A parer mio fu lui ad introdurre l'Acer cappadocicum in paese; a riprova di ciò ho scoperto che tutt'ora la specie è presente nell'Orto Botanico piemontese.
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Bel lavoro Giacomo......

Ciao Marco
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Stevene
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Re: Acer cappadocicum Gled. subsp. cappadocicum + ITA +PIE

Messaggio da Stevene »

giacomo bellone ha scritto: 04 ott 2023, 12:25 Ho indagato su come questa specie possa esser finita a Limone P.te. Ecco cosa ho scoperto: la famiglia Valbusa di Torino possedeva una villa in paese a inizi 900. Ubaldo Valbusa (1872-1939) nel 1897 fu nominato da G. Gibelli assistente presso l'Iistituto botanico di Torino a cui tra l'altro donerà la sua collezione di circa 8000 campioni della flora delle Alpi occidentali. A parer mio fu lui ad introdurre l'Acer cappadocicum in paese; a riprova di ciò ho scoperto che tutt'ora la specie è presente nell'Orto Botanico piemontese.
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A questo punto ti tocca andare a Torino a vedere l'erbario... :fiuuuu:
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giacomo bellone
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Re: Acer cappadocicum Gled. subsp. cappadocicum + ITA +PIE

Messaggio da giacomo bellone »

Sono ritornato nella zona e oltre ad aver raccolto un po' di samare fertili ho trovato un altro "boschetto" di A. cappadocicun Glad.composto da almeno 30 piante di piccole dimensioni (tra i 3 e gli 8 cm di diametro). Ho avuto il permesso di camminare liberamente nel piccolo parco della villa alla ricerca della pianta madre ma ho solo rinvenuto un gruppo di pochissime piantine.
Invio una IMG tratta da Google Earth con evidenziati i boschetti dell'Acer in questione.
CIAO,
jacques
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