Carex fimbriata Schkuhr - Carice sfrangiata

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Carex fimbriata Schkuhr - Carice sfrangiata

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Carex fimbriata Schkuhr
Beschr. Riedgräs. Nachtr.: 61 (1806)


Cyperaceae

Carice sfrangiata, Deutsch: Fransen-Segge
Français: Laîche frangée


Forma Biologica: G rhiz - Geofite rizomatose. Piante con un particolare fusto sotterraneo, detto rizoma, che ogni anno emette radici e fusti avventizi.

Descrizione: Pianta erbacea perenne alta (10) 15-40 cm, con rizomi brevemente stoloniferi.
Fusto sottile acutamente trigono, scabro sotto l'infiorescenza.
Guaine basali intere di colore bruno-purpureo.
Foglie piane, abbastanza rigide, larghe 2-3 (-4) mm, quelle basali 2,5-4,5 mm, scabre ai margini e più brevi del fusto.
Ligula circa 1 mm, con apice arrotondato.
Brattea fogliare inferiore guainante, lunga quanto l'infiorescenza.
Infiorescenza lunga 5-15 cm, di colore da bruno scuro a nero, composta da 1-2 (3) spighe maschili e 2-3 spighe femminili.
Spighe maschili lineari-cilindriche di circa 2 mm, brunastre; glume ovali-ellittiche, bruno-rossastre con apice acuto.
Spighe femminili erette, cilindriche, distanziate tra loro, lunghe 1,5-2,2 cm, brevemente peduncolate, quelle inferiori con peduncolo più lungo; glume ovali-ellittiche da rosso-bruno a nere, senza o con margini scariosi fini, uguali all'otricello o leggermente più brevi, apice acuminato.
Stimmi: 3
I frutti sono pseudanteci (otricelli) di 2,5-4,5 mm, ovato-ellittici, bruno-rossastri a maturità con facce e margini aculeati, trigoni, con nervature percettibili, gradualmente attenuati in un becco bifido aculeato.
Achenio 1,7-2,3 mm, obovato, trigono.

Tipo corologico: Endem. Alp. - Endemica alpica presente lungo tutta la catena alpina.

Habitat: Rocce, prati alpini rocciosi. Endemica alpica presente lungo tutta la catena alpina.

Immagine


Sistematica e possibili confusioni: Specie simili:
Carex austroalpina Bech.(vedi scheda): pianta priva di rizoma, foglie più sottili (1-2,5 mm), fusto subcilindrico, otricelli con becco lungo e sottile.
Carex brachystachys Schrank (vedi scheda): fusto ottusamente trigono, foglie più sottili (0,3-1,5 mm), otricelli con becco liscio e acheni più piccoli.
Carex ferruginea Scop. (vedi scheda): fusto subtrigono pendente, foglie più sottili (1-2 mm), otricelli bruno-ferruginosi.
Carex firma Host (vedi scheda): pianta più bassa (5-20 cm), foglie coriacee, ligula assente, spighe più corte.
Carex sempervirens Vill. subsp. sempervirens (vedi scheda): otricelli più grandi (4,5-7,2 mm) con acheni 2,5-3 mm.

Il periodo migliore per l'identificazione delle Carex non è la fioritura (generalmente precoce), ma la fruttificazione. Di particolare importanza sono gli otricelli, gli stimmi e l'apparato radicale; in mancanza di questi caratteri è quasi impossibile identificarle con sicurezza, anche l'habitat può aiutare nel riconoscimento della specie.
Occorre fare attenzione al numero degli stimmi, può accadere che uno degli stimmi sia nascosto dall'otricello oppure si sia staccato e perduto durante la dissecazione, quindi per una corretta identificazione è sempre meglio esaminare parecchi fiori.

Tassonomia filogenetica

Immagine


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Etimologia: Il nome generico dal nome classico latino cārex, caricis carice (in Virgilio, Georg. 3.231). L’etimologia del nome è ignota, tra le diverse ipotesi la più convincente è che derivi dal greco κείρω keíro io taglio, in riferimento al bordo tagliente delle foglie; il nome specifico da fimbria frangia: con frange o fiocchi.

Proprietà ed utilizzi:
Nonostante il genere Carex sia così diffuso e numeroso, non si conoscono utilizzi a scopo alimentare e farmaceutico per nessuna specie.

Note e Curiosità: Il genere Carex  è il più vasto della famiglia delle Cyperaceae, comprende circa 2000 specie distribuite su tutto il globo, prevalentemente in regioni umide, temperate o fredde, dove spesso costituiscono la vegetazione predominante (Cariceti) ma si adattatano anche ai pendii sassosi d’alta quota. Ai margini degli specchi d'acqua interni tendono a invadere stagni e laghi formando zone acquitrinose, poi terreni paludosi, infine pseudo-praterie che gradatamente si interrano. Sono tutte piante perenni, con fusti semplici spesso a sezione triangolare.
Benché le specie del genere appaiano macroscopicamente simili alle Poaceae, queste ultime possiedono due glume per ogni spighetta uni o multiflora e un perigonio formato da 2 tepali (lemma e palea) per ciascun fiore; i fiori sono tutti ermafroditi.
Tutte le specie di Carex hanno invece fiori unisessuali e sono spesso, ma non sempre, monoiche (entrambi i sessi sulla stessa pianta ma in fiori distinti); il perigonio è del tutto assente; una brattea erbacea (gluma) sottende ogni fiore; i fiori maschili sono ridotti a 1 (3) stami e i fiori femminili a 3 (2) carpelli formanti un ovario uniloculare.

Principali Fonti
Pignatti S. (2017) Flora d'Italia, II ed.. Edagricole, Bologna
Hamon D. (2022) - Carex de France. Biotope Edition
Carex fimbriata
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia.


Scheda realizzata da Roberta Alberti
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Re: Carex fimbriata Schkuhr - Carice sfrangiata

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M. Rama (GE), 1120 m, lug 2005
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Re: Carex fimbriata Schkuhr - Carice sfrangiata

Messaggio da Roberta Alberti »

Valtournenche (AO), 1835 m, lug 2013
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Re: Carex fimbriata Schkuhr - Carice sfrangiata

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