Syn. Pl. 2: 500 (1807)
Basionimo: Echinops corymbosus L. - Sp. Pl.: 815 (1753)
Altri sinonimi: Brotera corymbosa Willd., Cardopatum corymbosum (L.) Pers., Cardopatium vrionis Boiss.
Asteraceae
Broteroa
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea perenne, alta 8-20(25) cm, con fusti brevi, spesso prostrati, ramosissimi, generalmente minori alle foglie basali, glabri o appena ragnatelosi, cilindrici e striati, irti di spine patenti lunghe fino ad 1 cm.
Foglie basali (3-4 x 9-14 cm) in rosetta ampia, allungato-oblunghe e profondamente 1-2 pennatosette con 7-9 coppie di segmenti dentato-acuminati, spinosissimi; foglie cauline pennate, scorrenti sul fusto, progressivamente ridotte in squame.
Infiorescenza agglomerata in densi corimbi ombrelliformi contratti all'apice dei fusti, dando alla pianta il portamento caratteristico: larga quanto alta. Capolini numerosi, ± ovoidi (5-10 mm Ø), accompagnati da brattee fogliacee spinose; involucro con squame embriciate, esterne erbacee, pennate e spinose, le interne scariose, spinescenti.
Fiori ca 8 per capolino, tutti ermafroditi, tubulosi, con corolla azzurra (1 x 10 mm), raramente bianca, profondamente divisa in 5 lacinie lineari.
Ricettacolo munito di pagliette lineari, più corte dei fiori.
Il frutto è una cipsela (achenio) sericeo-villosa di 3 mm, con pappo formato da 8-10 scagliette lesiniformi caduche di 1,5 mm.
Tipo corologico: NE-Medit. - Mediterraneo nord-orientale.
Habitat: Incolti argillosi, da 0 a 1300 m s.l.m.
Specie xerofila degli ambienti aridi che con il suo apparato radicale riesce a fermare l'erosione del suolo.
Sistematica e possibili confusioni: Cardopatium corymbosum è maggiormente presente nell'area mediterranea orientale (Grecia, Macedonia, Turchia, Israele, Libano, Siria e Giordania). In Italia è un'archeofita, probabilmente introdotta nell'epoca romana. Il genere comprende un' altra specie mediterranea diffusa in Algeria e Tunisia: Cardopatium amethystinum Spach .
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere deriva dal lat. 'carduus', cardo, e forse dal greco 'páthos', sofferenza, che potrebbe riferirsi al portamento prostrato della pianta, o piuttosto dal lat. 'patulus, -a, -um', espanso, ampio, con riferimento alle rosette basali molto espanse e al portamento caratteristico della pianta che la fa distinguere a colpo d'occhio dalle altre Cirsieae. Persoon ha aggiunto alla radice 'cardo' il vocabolo 'patium' ricavandolo malamente da 'patulum'
L'epiteto specifico deriva dal gr. 'kórymbos' (> lat. 'corymbosus, -a, -um'), corimbo, che allude alla forma dell'inflorescenza.
Note e Curiosità: A Cipro le radici di C. corymbosum vengono utilizzate nella fitomedicina veterinaria per curare le ferite e come antisettico. Tuttavia le proprietà fitochimiche della pianta sono ancora poco studiate e in parte sconosciute.
Principali Fonti
Conti, F.; Abbate, G.; Alessandrini, A.; Blasi, C. -An Annotated Checklist of the Italian Vascular Flora, Palombi Editori, Roma, 2005
Pignatti S. -Flora d'Italia (vol. III), Edagricole, Bologna, 1982
Tutin T.G. et al., 1964-1980. Flora Europaea, Cambridge University Press
Zangheri, P. -flora italica I-II, CEDAM, Padova, 1976
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Anja Michelucci