Trachycarpus fortunei (Hook.) H. Wendl. - germinazione
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Trachycarpus fortunei (Hook.) H. Wendl. - germinazione
Buongiorno a tutti,
abito a Genova, 50m slm, clima temperato caldo.
durante l'inverno un merla ha costruito il suo nido sopra la tenda del terrazzo della mia cucina e ogni mattina mi ha "omaggiato" con
numerosi grossi semi rigurgitandoli uno ad uno.
Da mesi sto cercando di capire a quale pianta appartengano.
I semi sono identici a quelli illustrati nella "galleria semi" relativi alla Reseda alba L. eccezion fatta per le misure che non corrispondo, i semi in oggetto sono grandi, lunghi 10mm x 5mm di altezza, sono reniformi, opachi con superficie porosa a volte rugosa, di colore nero o marrone scuro, estremamente duri, presentano un piccolo occhio appena a fianco della piegatura.
Ho provato a postare l'immagine, ma non ha i parametri richiesti dal forum e poiché gestisco tutto dal telefono, non posso modificarne il peso, proverò nei prossimi giorni a creare nuove immagini più leggere.
Ma ripeto, guardando i semi della Reseda alba L. sono identici, salvo per la misura.
Per conoscenza, anche se con qualche difficoltà per la durezza, ne ho sezionato uno, risulta essere uniformemente pieno, di colore e consistenza bianco alabastro.
Ringraziando anticipatamente chi volesse aiutarmi,
porgo cordiali saluti
Thomas
abito a Genova, 50m slm, clima temperato caldo.
durante l'inverno un merla ha costruito il suo nido sopra la tenda del terrazzo della mia cucina e ogni mattina mi ha "omaggiato" con
numerosi grossi semi rigurgitandoli uno ad uno.
Da mesi sto cercando di capire a quale pianta appartengano.
I semi sono identici a quelli illustrati nella "galleria semi" relativi alla Reseda alba L. eccezion fatta per le misure che non corrispondo, i semi in oggetto sono grandi, lunghi 10mm x 5mm di altezza, sono reniformi, opachi con superficie porosa a volte rugosa, di colore nero o marrone scuro, estremamente duri, presentano un piccolo occhio appena a fianco della piegatura.
Ho provato a postare l'immagine, ma non ha i parametri richiesti dal forum e poiché gestisco tutto dal telefono, non posso modificarne il peso, proverò nei prossimi giorni a creare nuove immagini più leggere.
Ma ripeto, guardando i semi della Reseda alba L. sono identici, salvo per la misura.
Per conoscenza, anche se con qualche difficoltà per la durezza, ne ho sezionato uno, risulta essere uniformemente pieno, di colore e consistenza bianco alabastro.
Ringraziando anticipatamente chi volesse aiutarmi,
porgo cordiali saluti
Thomas
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Re: Trachycarpus fortunei (Hook.) H. Wendl. - germinazione
esistono delle app per ridurre dimensioni e peso, una è Foto Resizer
Franco
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Re: Trachycarpus fortunei (Hook.) H. Wendl. - germinazione
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Foto di Thomas Moriconi
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Re: Trachycarpus fortunei (Hook.) H. Wendl. - germinazione
Fatto!Franco Giordana ha scritto: ↑26 giu 2020, 15:20 esistono delle app per ridurre dimensioni e peso, una è Foto Resizer
Franco
Grazie mille
a presto
Thomas
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Re: Trachycarpus fortunei (Hook.) H. Wendl. - germinazione
Aggiornamento:
Questo è quanto si è sviluppato dai suddetti semi, interrati ad Aprile.
Sono già in questo stadio da un po' meno di 2 settimane, ho deciso di fotografare ora, poiché non so se riusciranno a progredire, nel caso aggiornerò nuovamente.
Genova (GE), 50 m, lug 2020,
Foto di Thomas Moriconi
Questo è quanto si è sviluppato dai suddetti semi, interrati ad Aprile.
Sono già in questo stadio da un po' meno di 2 settimane, ho deciso di fotografare ora, poiché non so se riusciranno a progredire, nel caso aggiornerò nuovamente.
Genova (GE), 50 m, lug 2020,
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Re: Trachycarpus fortunei (Hook.) H. Wendl. - germinazione
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Re: Trachycarpus fortunei (Hook.) H. Wendl. - germinazione
i germogli sono di una monocotiledone, avrei detto che i semi erano di una fabacea. Sei sicuro che siano proprio loro a germinare?
Franco
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Re: Trachycarpus fortunei (Hook.) H. Wendl. - germinazione
Buongiorno Sig. Franco,
Le confermo essere certo che i getti sono relativi al seme.
Mi sono ricordato di un altro seme piantato, in un altro vaso troppo basso, dove sono partite due radici opposte una all'altra dagli estremi del seme, essendo troppo basso il vaso, le radici hanno sollevato il seme dal terriccio e sono ugualmente nati un cotiledone per ognuna delle due radici, (allego foto), come può vedere stesso seme e stessi cotiledoni.
Inoltre pochi giorni fa ho trovato un seme secco in giardino, che aveva emesso la radice (una sola) direttamente dall'occhio, come immaginavo fosse, invece a quanto pare non è così.
Il mistero s'infittisce?
Grazie
A presto
Thomas
Le confermo essere certo che i getti sono relativi al seme.
Mi sono ricordato di un altro seme piantato, in un altro vaso troppo basso, dove sono partite due radici opposte una all'altra dagli estremi del seme, essendo troppo basso il vaso, le radici hanno sollevato il seme dal terriccio e sono ugualmente nati un cotiledone per ognuna delle due radici, (allego foto), come può vedere stesso seme e stessi cotiledoni.
Inoltre pochi giorni fa ho trovato un seme secco in giardino, che aveva emesso la radice (una sola) direttamente dall'occhio, come immaginavo fosse, invece a quanto pare non è così.
Il mistero s'infittisce?
Grazie
A presto
Thomas
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Re: Trachycarpus fortunei (Hook.) H. Wendl. - germinazione
Buongiorno a tutti,
Vorrei aggiornare il post con una intuizione avuta nell'andare ad esaminare nuovamente i monocotiledoni e sapendo della vegetazione importata dai numerosi uccelli che nasce spontanea nella zona in cui vengono disseminati i semi in oggetto.
Essendo i cotiledoni decisamente coriacei, che escono da una guaina basale e la foglia vistosamente solcata longitudinalmente e con l'apice di color crema, ho pensato che siano semi di una qualche palma, in realtà avevo pensato alla Chamaerops humilis o alla sosia Trachycarpus fortunei, poiché nel terreno circostante ce ne sono una moltitudine della prima specie, seppure già cresciute....
Mentre scrivevo quanto sopra, sono andato a vedere su IPFI la Trachycarpus fortunei, ho avuto conferma, i semi sono loro, seppur in foto ancora carnosi, la forma, la grandezza e il numero corrispondono ai semi rigurgitati dalla merla, e a questo punto quelle che pensavo essere piccole Chamaerops humilis sparse per il giardino e nate spontanee, sono in realtà le sosia Trachycarpus fortunei.
Evviva sono molto contento finalmente posso dire mistero svelato!
Grazie a tutti
Thomas
Vorrei aggiornare il post con una intuizione avuta nell'andare ad esaminare nuovamente i monocotiledoni e sapendo della vegetazione importata dai numerosi uccelli che nasce spontanea nella zona in cui vengono disseminati i semi in oggetto.
Essendo i cotiledoni decisamente coriacei, che escono da una guaina basale e la foglia vistosamente solcata longitudinalmente e con l'apice di color crema, ho pensato che siano semi di una qualche palma, in realtà avevo pensato alla Chamaerops humilis o alla sosia Trachycarpus fortunei, poiché nel terreno circostante ce ne sono una moltitudine della prima specie, seppure già cresciute....
Mentre scrivevo quanto sopra, sono andato a vedere su IPFI la Trachycarpus fortunei, ho avuto conferma, i semi sono loro, seppur in foto ancora carnosi, la forma, la grandezza e il numero corrispondono ai semi rigurgitati dalla merla, e a questo punto quelle che pensavo essere piccole Chamaerops humilis sparse per il giardino e nate spontanee, sono in realtà le sosia Trachycarpus fortunei.
Evviva sono molto contento finalmente posso dire mistero svelato!
Grazie a tutti
Thomas
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Re: Trachycarpus fortunei (Hook.) H. Wendl. - germinazione
Interessante il fatto che i merli possano svolgere la funzione di disseminatori del Trachycarpus, che in effetti si diffonde abbastanza facilmente.
Franco
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Re: Trachycarpus fortunei (Hook.) H. Wendl. - germinazione
Merli, storni e forse anche alcuni corvidi (es. gazze) sono responsabili della diffusione dei semi di parecchie palme da clima subtropicale o temperato, sicuramente disseminano Chamaerops humilis, Trachycarpus fortunei e Washingtonia filifera. Il caso di Chamaerops humilis è il più interessante, perché ci sono prove attendibili della presenza di questa specie mediterranea lungo le direttrici di migrazione degli storni, ad esempio l'unica stazione ligure di cui pare sia certa la naturalità (rupi SW del Monte di Portofino) si trova lungo una delle rotte di migrazione degli storni dall'Africa settentrionale.
Ciao
Umberto
Ciao
Umberto