Carex flacca Schreb. - Carice glauca
Moderatori: Anja, Marinella Zepigi
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- Nome: Roberta
- Cognome: Alberti
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Carex flacca Schreb. - Carice glauca
Carex flacca Schreb.
Spic. Fl. Lips.: App. 178 (1771)
Carex diversicolor Crantz, Carex glauca Murray
Cyperaceae
Carice glauca, Deutsch: Blaugrüne Segge
English: Blue sedge
Español: Mansiega, masiega
Français: Laîche glauque
Forma Biologica: G rhiz - Geofite rizomatose. Piante con un particolare fusto sotterraneo, detto rizoma, che ogni anno emette radici e fusti avventizi.
Descrizione: Pianta erbacea perenne, alta 20-50 (80) cm, glauca, con stoloni allungati, sottili, generalmente epigei, arrossati o purpurei.
Fusto robusto, acutamente trigono, ascendente o eretto, strisciandolo verso il basso risulta scabro o quasi liscio, foglioso anche superiormente.
Guaine basali ± intere, arrossate.
Foglie piane generalmente più brevi del fusto larghe (2) 3-5 (7) mm, scabre ai margini, di colore verde chiaro sopra e grigio verde sotto.
Ligula 2-3 mm, 2-3 volte più larga che lunga, con apice ottuso, arrotondato o smarginato, senza antiligula.
Brattea fogliare inferiore non guainante o con guaina non superante 5 (-9) mm, lunga ± quanto l'infiorescenza.
Infiorescenza allungata apicale lunga (7) 10-14 (17) con (1) 2-3 (5) spighe superiori maschili e 2-4 (5) spighe inferiori femminili.
Spighe maschili lineari, oblunghe, lunghe (0,8) 1,5-5 (7) di colore bruno; glume 3-4 mm, obovate, di colore bruno-rossastro scuro, con venatura mediana verde e margine scarioso, apice acuto o mucronato.
Spighe femminili ascellari, ovoidali o cilindriche, densiflore, di (0,7) 2-4 (10) cm, più dense all'apice che alla base, da subsessili a lungamente peduncolate, pendule, nerastre: glume ovali di 2-3 mm, di colore bruno-rossastro o bruno-violaceo, con apice acuto o mucronato.
Stimmi: 3
I frutti sono pseudanteci (otricelli) a contorno ellittico, papillosi, di 2,5-4 x 1,2-2 mm, senza becco o con becco cortissimo, bicompressi, con 2 soli nervi, verde-glauchi poi bruno-rossastri o nerastri.
Acheni di 1,5-2,2 x 0,9-1,4 mm, dal contorno obovato, trigoni, brunastri.
Tipo corologico: Europ. - Areale europeo.
Habitat: prati, boschi, sorgenti, margini degli stagni, dal livello del mare alla fascia alpina.
Sistematica e possibili confusioni: In Italia sono presenti 2 subspecie:
Carex flacca Schreb. subsp. flacca: spighe femminili nutanti o generalmente pendule all'estremità, con peduncolo sottile allungato da 4 a 8-10 cm; glume terminanti in punta acuta; vegeta su prati aridi, boscaglie, lungo le vie.
Carex flacca Schreb. subsp. erythrostachys (Hoppe) Holub (Sinonimi: Carex cuspidata Auct. an Host, Carex serrulata Biv. ex Spreng.):
spighe femminili erette con peduncolo breve 3-4 cm o subsessili; glume acuminato-denticolate, rossastre; vegeta su prati aridi, macchie, garighe, lecceti.
Carex flacca Schreb. è la specie probabilmente più diffusa nel nostro territorio e vegeta in ambienti ecologici diversi. E' facilmente distinguibile, anche allo stato sterile, per il colore rosso purpureo intenso delle guaine delle foglie inferiori.
Tassonomia filogenetica
______________________________________________________________________________
Etimologia: Il nome generico dal nome classico latino cārex, caricis carice (in Virgilio, Georg. 3.231). L’etimologia del nome è ignota, tra le diverse ipotesi la più convincente è che derivi dal greco κείρω keíro io taglio, in riferimento al bordo tagliente delle foglie; il nome specifico significa floscio, pendente, cascante, pendulo.
Proprietà ed utilizzi:
Specie emettrice di isoprenoidi: sostanze organiche di origine animale o vegetale.
Nonostante il genere Carex sia così diffuso e numeroso, non si conoscono utilizzi a scopo alimentare e farmaceutico per nessuna specie.
Note e Curiosità: Il genere Carex è il più vasto della famiglia delle Cyperaceae, comprende circa 2000 specie distribuite su tutto il globo, prevalentemente in regioni umide, temperate o fredde, dove spesso costituiscono la vegetazione predominante (Cariceti) ma si adattatano anche ai pendii sassosi d’alta quota. Ai margini degli specchi d'acqua interni tendono a invadere stagni e laghi formando zone acquitrinose, poi terreni paludosi, infine pseudo-praterie che gradatamente si interrano. Sono tutte piante perenni, con fusti semplici spesso a sezione triangolare.
Benché le specie del genere appaiano macroscopicamente simili alle Poaceae, queste ultime possiedono due glume per ogni spighetta uni o multiflora e un perigonio formato da 2 tepali (lemma e palea) per ciascun fiore; i fiori sono tutti ermafroditi.
Tutte le specie di Carex hanno invece fiori unisessuali e sono spesso, ma non sempre, monoiche (entrambi i sessi sulla stessa pianta ma in fiori distinti); il perigonio è del tutto assente; una brattea erbacea (gluma) sottende ogni fiore; i fiori maschili sono ridotti a 1 (3) stami e i fiori femminili a 3 (2) carpelli formanti un ovario uniloculare.
Principali Fonti
Pignatti S. (1982) Flora d'Italia, I ed.. Edagricole, Bologna
Pignatti S. (2017) Flora d'Italia, II ed.. Edagricole, Bologna
Hamon D. (2022) - Carex de France. Biotope Edition
Flora Iberica - Plantas vasculares del la Peninsula Iberica e Islas Baleares.
Catalogazione floristica per la didattica
Carex flacca
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia.
Scheda realizzata da Roberta Alberti
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Cyperaceae
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Descrizione: Pianta erbacea perenne, alta 20-50 (80) cm, glauca, con stoloni allungati, sottili, generalmente epigei, arrossati o purpurei.
Fusto robusto, acutamente trigono, ascendente o eretto, strisciandolo verso il basso risulta scabro o quasi liscio, foglioso anche superiormente.
Guaine basali ± intere, arrossate.
Foglie piane generalmente più brevi del fusto larghe (2) 3-5 (7) mm, scabre ai margini, di colore verde chiaro sopra e grigio verde sotto.
Ligula 2-3 mm, 2-3 volte più larga che lunga, con apice ottuso, arrotondato o smarginato, senza antiligula.
Brattea fogliare inferiore non guainante o con guaina non superante 5 (-9) mm, lunga ± quanto l'infiorescenza.
Infiorescenza allungata apicale lunga (7) 10-14 (17) con (1) 2-3 (5) spighe superiori maschili e 2-4 (5) spighe inferiori femminili.
Spighe maschili lineari, oblunghe, lunghe (0,8) 1,5-5 (7) di colore bruno; glume 3-4 mm, obovate, di colore bruno-rossastro scuro, con venatura mediana verde e margine scarioso, apice acuto o mucronato.
Spighe femminili ascellari, ovoidali o cilindriche, densiflore, di (0,7) 2-4 (10) cm, più dense all'apice che alla base, da subsessili a lungamente peduncolate, pendule, nerastre: glume ovali di 2-3 mm, di colore bruno-rossastro o bruno-violaceo, con apice acuto o mucronato.
Stimmi: 3
I frutti sono pseudanteci (otricelli) a contorno ellittico, papillosi, di 2,5-4 x 1,2-2 mm, senza becco o con becco cortissimo, bicompressi, con 2 soli nervi, verde-glauchi poi bruno-rossastri o nerastri.
Acheni di 1,5-2,2 x 0,9-1,4 mm, dal contorno obovato, trigoni, brunastri.
Tipo corologico: Europ. - Areale europeo.
Habitat: prati, boschi, sorgenti, margini degli stagni, dal livello del mare alla fascia alpina.
Sistematica e possibili confusioni: In Italia sono presenti 2 subspecie:
Carex flacca Schreb. subsp. flacca: spighe femminili nutanti o generalmente pendule all'estremità, con peduncolo sottile allungato da 4 a 8-10 cm; glume terminanti in punta acuta; vegeta su prati aridi, boscaglie, lungo le vie.
Carex flacca Schreb. subsp. erythrostachys (Hoppe) Holub (Sinonimi: Carex cuspidata Auct. an Host, Carex serrulata Biv. ex Spreng.):
spighe femminili erette con peduncolo breve 3-4 cm o subsessili; glume acuminato-denticolate, rossastre; vegeta su prati aridi, macchie, garighe, lecceti.
Carex flacca Schreb. è la specie probabilmente più diffusa nel nostro territorio e vegeta in ambienti ecologici diversi. E' facilmente distinguibile, anche allo stato sterile, per il colore rosso purpureo intenso delle guaine delle foglie inferiori.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome generico dal nome classico latino cārex, caricis carice (in Virgilio, Georg. 3.231). L’etimologia del nome è ignota, tra le diverse ipotesi la più convincente è che derivi dal greco κείρω keíro io taglio, in riferimento al bordo tagliente delle foglie; il nome specifico significa floscio, pendente, cascante, pendulo.
Proprietà ed utilizzi:
Specie emettrice di isoprenoidi: sostanze organiche di origine animale o vegetale.
Nonostante il genere Carex sia così diffuso e numeroso, non si conoscono utilizzi a scopo alimentare e farmaceutico per nessuna specie.
Note e Curiosità: Il genere Carex è il più vasto della famiglia delle Cyperaceae, comprende circa 2000 specie distribuite su tutto il globo, prevalentemente in regioni umide, temperate o fredde, dove spesso costituiscono la vegetazione predominante (Cariceti) ma si adattatano anche ai pendii sassosi d’alta quota. Ai margini degli specchi d'acqua interni tendono a invadere stagni e laghi formando zone acquitrinose, poi terreni paludosi, infine pseudo-praterie che gradatamente si interrano. Sono tutte piante perenni, con fusti semplici spesso a sezione triangolare.
Benché le specie del genere appaiano macroscopicamente simili alle Poaceae, queste ultime possiedono due glume per ogni spighetta uni o multiflora e un perigonio formato da 2 tepali (lemma e palea) per ciascun fiore; i fiori sono tutti ermafroditi.
Tutte le specie di Carex hanno invece fiori unisessuali e sono spesso, ma non sempre, monoiche (entrambi i sessi sulla stessa pianta ma in fiori distinti); il perigonio è del tutto assente; una brattea erbacea (gluma) sottende ogni fiore; i fiori maschili sono ridotti a 1 (3) stami e i fiori femminili a 3 (2) carpelli formanti un ovario uniloculare.
Principali Fonti
Pignatti S. (1982) Flora d'Italia, I ed.. Edagricole, Bologna
Pignatti S. (2017) Flora d'Italia, II ed.. Edagricole, Bologna
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" Felici coloro che vedono la bellezza…dove altri non vedono nulla" (Camille Pissarro)
Amare la natura significa amare se stessi
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Re: Carex flacca Schreb. - Carice glauca
Merlino (MI), 80 m, apr 2011
Foto di Franco Giordana
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Amare la natura significa amare se stessi
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Re: Carex flacca Schreb. - Carice glauca
Endine Gaiano (BG), apr 2008
Foto di Marinella Zepigi
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Re: Carex flacca Schreb. - Carice glauca
M. Arera, Zambla (BG), 1700 m, giu 2012
Foto di Vincenzo Volonterio
Ferriere (PC), 1150 m, apr 2014
Foto di Maurizio Gobbato
Lucoli (AQ), 1540 m, giu 2010
Foto di Enzo De Santis
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Ferriere (PC), 1150 m, apr 2014
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Re: Carex flacca Schreb. - Carice glauca
Apella, Licciana Nardi (MS), 700 m, mag 2019
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Re: Carex flacca Schreb. - Carice glauca
Roma (RM), giu 2010
Foto di Gianluca Nicolella
Siddi (VS), 230 m, giu 2016
Foto di Giovanni Orrù
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Re: Carex flacca Schreb. - Carice glauca
Monte Catria (PU), 600 m, apr 2011
Foto di Franco Barbadoro
Roma (RM), giu 2010
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Roma (RM), giu 2010
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Re: Carex flacca Schreb. - Carice glauca
Ladino - Forli (FC), 45 m, mag 2015
Foto di Giorgio Faggi
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Re: Carex flacca Schreb. - Carice glauca
Monte Gazzo (GE), 340 m, apr 2014
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