Carex bicolor All. - Carice bicolore
Moderatori: Anja, Marinella Zepigi
- Roberta Alberti
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- Nome: Roberta
- Cognome: Alberti
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Carex bicolor All. - Carice bicolore
Carex bicolor All.
Fl. Pedem. 2: 267 (1785)
Cyperaceae
Carice bicolore, Deutsch: Zweifärbige Segge
English: Bicoloured sedge
Français: Laîche à deux couleurs
Forma Biologica: G rhiz - Geofite rizomatose. Piante con un particolare fusto sotterraneo, detto rizoma, che ogni anno emette radici e fusti avventizi.
Descrizione: Pianta erbacea perenne alta 5-20 cm, con brevi stoloni e deboli cespugli.
Fusto trigono, gracile, incurvato e scabro in alto, avvolto alla base da guaine squamiformi, intere o laciniate, giallo-brunastre.
Foglie piane spesso lunghe quanto il fusto, larghe 1-2 mm.
Ligula lunga fino a 1,5 mm, con apice ottuso o arrotondato; senza antiligula.
Brattea inferiore fogliacea, poco o non guainante, lunga quasi quanto l'infiorescenza.
Infiorescenza composta da (2) 3-4 spighe sessili, lunghe 3,5-10 (20) mm, riunite a mazzetto all'apice del fusto, talvolta una inserita più in basso con lungo peduncolo. Spighetta terminale androgina con fiori maschili alla base, le altre completamente femminili, ovoidali, clavate.
Glume maschili ovali, brune, con nervature mediane verdi, con apice ottuse o arrotondato; glume femminili ovali, nerastre con nervatura mediana glauca, più corte dell'otricello, con apice ottuso, talvolta acuto o brevemente mucronato.
Stimmi: 2
I frutti sono pseudanteci (otricelli) di 1,5-2,1 x 0,9-1,1 mm, eretti o suberetti, dal contorno ellittico o obovato, biconvessi, con nervi non percettibili, glabri, densamente papillosi, biancastri o grigiastri, senza becco.
Acheni di 1-1,5 x 0,8-1 mm, obovati o ellittici, biconvessi o piano-convessi, brunastri.
Tipo corologico: Circum-Artico-Alp. - Zone artiche dell'Eurasia e Nordamerica e alte montagne della zona temperata.
Habitat: Alluvioni dei torrenti glaciali, su fanghi a PH neutro e debolmente basico.
Sistematica e possibili confusioni: ll periodo migliore per l'identificazione delle Carex non è la fioritura (generalmente precoce), ma la fruttificazione. Di particolare importanza sono gli otricelli, gli stimmi e l'apparato radicale; in mancanza di questi caratteri è quasi impossibile identificarle con sicurezza. Anche l'habitat può aiutare nel riconoscimento della specie.
Occorre fare attenzione al numero degli stimmi, può accadere che uno degli stimmi sia nascosto dall'otricello oppure si sia staccato e perduto durante la dissecazione, quindi per una corretta identificazione è sempre meglio esaminare parecchi fiori.
Tassonomia filogenetica
______________________________________________________________________________
Etimologia: Il nome generico dal nome classico latino cārex, caricis carice (in Virgilio, Georg. 3.231). L’etimologia del nome è ignota, tra le diverse ipotesi la più convincente è che derivi dal greco κείρω keíro io taglio, in riferimento al bordo tagliente delle foglie; il nome specifico dal prefisso bis- due volte e da cólor colore: per la presenza di organi colorati con due diversi colori.
Proprietà ed utilizzi:
Nonostante il genere Carex sia così diffuso e numeroso, non si conoscono utilizzi a scopo alimentare e farmaceutico per nessuna specie.
Note e Curiosità: Il genere Carex è il più vasto della famiglia delle Cyperaceae, comprende circa 2000 specie distribuite su tutto il globo, prevalentemente in regioni umide, temperate o fredde, dove spesso costituiscono la vegetazione predominante (Cariceti) ma si adattatano anche ai pendii sassosi d’alta quota. Ai margini degli specchi d'acqua interni tendono a invadere stagni e laghi formando zone acquitrinose, poi terreni paludosi, infine pseudo-praterie che gradatamente si interrano. Sono tutte piante perenni, con fusti semplici spesso a sezione triangolare.
Benché le specie del genere appaiano macroscopicamente simili alle Poaceae, queste ultime possiedono due glume per ogni spighetta uni o multiflora e un perigonio formato da 2 tepali (lemma e palea) per ciascun fiore; i fiori sono tutti ermafroditi.
Tutte le specie di Carex hanno invece fiori unisessuali e sono spesso, ma non sempre, monoiche (entrambi i sessi sulla stessa pianta ma in fiori distinti); il perigonio è del tutto assente; una brattea erbacea (gluma) sottende ogni fiore; i fiori maschili sono ridotti a 1 (3) stami e i fiori femminili a 3 (2) carpelli formanti un ovario uniloculare.
Principali Fonti
Pignatti S. (2017) Flora d'Italia, II ed.. Edagricole, Bologna
Hamon D. (2022) - Carex de France. Biotope Edition
Flora Iberica - Plantas vasculares del la Peninsula Iberica e Islas Baleares.
Carex bicolor
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia.
Scheda realizzata da Roberta Alberti
Fl. Pedem. 2: 267 (1785)
Cyperaceae
Carice bicolore, Deutsch: Zweifärbige Segge
English: Bicoloured sedge
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Descrizione: Pianta erbacea perenne alta 5-20 cm, con brevi stoloni e deboli cespugli.
Fusto trigono, gracile, incurvato e scabro in alto, avvolto alla base da guaine squamiformi, intere o laciniate, giallo-brunastre.
Foglie piane spesso lunghe quanto il fusto, larghe 1-2 mm.
Ligula lunga fino a 1,5 mm, con apice ottuso o arrotondato; senza antiligula.
Brattea inferiore fogliacea, poco o non guainante, lunga quasi quanto l'infiorescenza.
Infiorescenza composta da (2) 3-4 spighe sessili, lunghe 3,5-10 (20) mm, riunite a mazzetto all'apice del fusto, talvolta una inserita più in basso con lungo peduncolo. Spighetta terminale androgina con fiori maschili alla base, le altre completamente femminili, ovoidali, clavate.
Glume maschili ovali, brune, con nervature mediane verdi, con apice ottuse o arrotondato; glume femminili ovali, nerastre con nervatura mediana glauca, più corte dell'otricello, con apice ottuso, talvolta acuto o brevemente mucronato.
Stimmi: 2
I frutti sono pseudanteci (otricelli) di 1,5-2,1 x 0,9-1,1 mm, eretti o suberetti, dal contorno ellittico o obovato, biconvessi, con nervi non percettibili, glabri, densamente papillosi, biancastri o grigiastri, senza becco.
Acheni di 1-1,5 x 0,8-1 mm, obovati o ellittici, biconvessi o piano-convessi, brunastri.
Tipo corologico: Circum-Artico-Alp. - Zone artiche dell'Eurasia e Nordamerica e alte montagne della zona temperata.
Habitat: Alluvioni dei torrenti glaciali, su fanghi a PH neutro e debolmente basico.
Sistematica e possibili confusioni: ll periodo migliore per l'identificazione delle Carex non è la fioritura (generalmente precoce), ma la fruttificazione. Di particolare importanza sono gli otricelli, gli stimmi e l'apparato radicale; in mancanza di questi caratteri è quasi impossibile identificarle con sicurezza. Anche l'habitat può aiutare nel riconoscimento della specie.
Occorre fare attenzione al numero degli stimmi, può accadere che uno degli stimmi sia nascosto dall'otricello oppure si sia staccato e perduto durante la dissecazione, quindi per una corretta identificazione è sempre meglio esaminare parecchi fiori.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome generico dal nome classico latino cārex, caricis carice (in Virgilio, Georg. 3.231). L’etimologia del nome è ignota, tra le diverse ipotesi la più convincente è che derivi dal greco κείρω keíro io taglio, in riferimento al bordo tagliente delle foglie; il nome specifico dal prefisso bis- due volte e da cólor colore: per la presenza di organi colorati con due diversi colori.
Proprietà ed utilizzi:
Nonostante il genere Carex sia così diffuso e numeroso, non si conoscono utilizzi a scopo alimentare e farmaceutico per nessuna specie.
Note e Curiosità: Il genere Carex è il più vasto della famiglia delle Cyperaceae, comprende circa 2000 specie distribuite su tutto il globo, prevalentemente in regioni umide, temperate o fredde, dove spesso costituiscono la vegetazione predominante (Cariceti) ma si adattatano anche ai pendii sassosi d’alta quota. Ai margini degli specchi d'acqua interni tendono a invadere stagni e laghi formando zone acquitrinose, poi terreni paludosi, infine pseudo-praterie che gradatamente si interrano. Sono tutte piante perenni, con fusti semplici spesso a sezione triangolare.
Benché le specie del genere appaiano macroscopicamente simili alle Poaceae, queste ultime possiedono due glume per ogni spighetta uni o multiflora e un perigonio formato da 2 tepali (lemma e palea) per ciascun fiore; i fiori sono tutti ermafroditi.
Tutte le specie di Carex hanno invece fiori unisessuali e sono spesso, ma non sempre, monoiche (entrambi i sessi sulla stessa pianta ma in fiori distinti); il perigonio è del tutto assente; una brattea erbacea (gluma) sottende ogni fiore; i fiori maschili sono ridotti a 1 (3) stami e i fiori femminili a 3 (2) carpelli formanti un ovario uniloculare.
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" Felici coloro che vedono la bellezza…dove altri non vedono nulla" (Camille Pissarro)
Amare la natura significa amare se stessi
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Re: Carex bicolor All. - Carice bicolore
Valmalenco (SO), 2350 m, lug 2011
Foto di Roberto Piazza
Valle del Gallo (SO), 1900 m, giu 2018
Foto di Roberto Ferranti
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Valle del Gallo (SO), 1900 m, giu 2018
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Re: Carex bicolor All. - Carice bicolore
Valle del Gallo (SO), 1900 m, giu 2018
Foto di Roberto Ferranti
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Re: Carex bicolor All. - Carice bicolore
Val di Stabio (BS), 2160 m, set 1991
Foto di Franco Fenaroli
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Re: Carex bicolor All. - Carice bicolore
Valgrisenche (AO), 2300 m, ago 2020
Foto di Davide Dagnino
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Blumone (BS), 1900 m, ago 2010
Foto di Renzo Salvo - Alessandro Federici
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