Carex diandra Schrank - Carice tondeggiante
Moderatori: Anja, Marinella Zepigi
- Roberta Alberti
- Moderatore
- Messaggi: 6383
- Iscritto il: 03 ago 2012, 14:49
- Nome: Roberta
- Cognome: Alberti
- Residenza(Prov): Zola Predosa (BO)
Carex diandra Schrank - Carice tondeggiante
Carex diandra Schrank
Cent. Bot. Anmerk.: 57 [49] (1781)
Carex teretiuscula Gooden.
Cyperaceae
Carice tondeggiante, Carice a fusto rotondo, Deutsch: Draht-Segge
English: Lesser tussock-sedge
Français: Laîche arrondie, laîche à deux étamines
Forma Biologica: H caesp - Emicriptofite cespitose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con aspetto di ciuffi serrati.
Descrizione: Pianta erbacea perenne alta 20-60 cm, lassamente cespugliosa, raramente con densi cespugli.
Fusto eretto, sottile, trigono, scabro.
Guaine basali intere, squamiformi, di colore grigio bruno o bruno scuro.
Foglie piane o canalicolate, abbastanza rigide, larghe 1-2 (2,5) mm, fortemente scabre, più brevi del fusto.
Ligula 1-2 mm, ottusa o tronca; antiligula molto corta con apice arrotondato o assente.
Brattea inferiore setacea o glumacea, priva di guaina, più breve dell'infiorescenza.
Infiorescenza compatta lunga 1-3 ( 5) cm, talvolta ramificata inferiormente, formata da 6-10 (16) spighe sessili, ovoidali, brune, lunghe 5-8 mm, androgine, con fiori maschili all'apice.
Gluma maschile 3-4 mm, lanceolata-ellittica, con apice acuto, di colore bruno ialino chiaro; gluma femminile di 3 mm circa, largamente ovata, apice acuto o mucronato, bruno porpora con corta nervatura centrale verde e margine ialino, più breve dell'otricello.
Stimmi: 2
I frutti sono pseudoanteci (otricelli) piriformi, piano-convessi, di 2,8-3 x 1,2-1,3 mm, lucidi con 3-8 nervi poco evidenti, di colore bruno scuro, con becco di 1-1,2 mm, bifido.
Acheni di 1-1,3 x 0,8-1 mm, ovali, biconvessi o piano-convessi, con la base dello stilo persistente.
Tipo corologico: Circumbor. - Zone fredde e temperato-fredde dell'Europa, Asia e Nordamerica.
Habitat: Torbiere basse: nella fascia subalpina si trova nelle paludi con accumulo di torba e humus grezzo con acqua fredda, scendendo fino alla pianura come relitto glaciale quasi ovunque in estinzione.
Sistematica e possibili confusioni: Il periodo migliore per l'identificazione delle Carex non è la fioritura (generalmente precoce), ma la fruttificazione. Di particolare importanza sono gli otricelli, gli stimmi e l'apparato radicale; in mancanza di questi caratteri è quasi impossibile identificarle con sicurezza. Anche l'habitat può aiutare nel riconoscimento della specie.
Occorre fare attenzione al numero degli stimmi, può accadere che uno degli stimmi sia nascosto dall'otricello oppure si sia staccato e perduto durante la dissecazione, quindi per una corretta identificazione è sempre meglio esaminare parecchi fiori.
Tassonomia filogenetica
______________________________________________________________________________
Etimologia: Il nome generico dal nome classico latino cārex, caricis carice (in Virgilio, Georg. 3.231). L’etimologia del nome è ignota, tra le diverse ipotesi la più convincente è che derivi dal greco κείρω keíro io taglio, in riferimento al bordo tagliente delle foglie; il nome specifico dal greco δίς dίs due e ἀνήρ, ἀνδρός aner, andrós maschio: con 2 elementi maschili, cioè con due antere.
Proprietà ed utilizzi:
Specie emettrice di isoprenoisi: sostanze organiche di origine animale o vegetale.
Nonostante il genere Carex sia così diffuso e numeroso, non si conoscono utilizzi a scopo alimentare e farmaceutico per nessuna specie.
Note e Curiosità: Il genere Carex comprende circa 2000 specie distribuite su tutto il globo, prevalentemente in regioni umide, temperate o fredde.
Benché le specie del genere appaiano macroscopicamente simili alle Poaceae, queste ultime possiedono due glume per ogni spighetta uni o multiflora e un perigonio formato da 2 tepali (lemma e palea) per ciascun fiore; i fiori sono tutti ermafroditi.
Tutte le specie di Carex hanno invece fiori unisessuali e sono spesso, ma non sempre, monoiche (entrambi i sessi sulla stessa pianta ma in fiori distinti); il perigonio è del tutto assente; una brattea erbacea (gluma) sottende ogni fiore; i fiori maschili sono ridotti a 1 (3) stami e i fiori femminili a 3 (2) carpelli formanti un ovario uniloculare.
Principali Fonti
Pignatti S. (2017) Flora d'Italia, II ed.. Edagricole, Bologna
Hamon D. (2022) Carex de France. Biotope Edition
Flora Iberica - Plantas vasculares del la Peninsula Iberica e Islas Baleares.
Carex diandra Schrank
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia.
Scheda realizzata da Roberta Alberti
Cent. Bot. Anmerk.: 57 [49] (1781)
Carex teretiuscula Gooden.
Cyperaceae
Carice tondeggiante, Carice a fusto rotondo, Deutsch: Draht-Segge
English: Lesser tussock-sedge
Français: Laîche arrondie, laîche à deux étamines
Forma Biologica: H caesp - Emicriptofite cespitose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con aspetto di ciuffi serrati.
Descrizione: Pianta erbacea perenne alta 20-60 cm, lassamente cespugliosa, raramente con densi cespugli.
Fusto eretto, sottile, trigono, scabro.
Guaine basali intere, squamiformi, di colore grigio bruno o bruno scuro.
Foglie piane o canalicolate, abbastanza rigide, larghe 1-2 (2,5) mm, fortemente scabre, più brevi del fusto.
Ligula 1-2 mm, ottusa o tronca; antiligula molto corta con apice arrotondato o assente.
Brattea inferiore setacea o glumacea, priva di guaina, più breve dell'infiorescenza.
Infiorescenza compatta lunga 1-3 ( 5) cm, talvolta ramificata inferiormente, formata da 6-10 (16) spighe sessili, ovoidali, brune, lunghe 5-8 mm, androgine, con fiori maschili all'apice.
Gluma maschile 3-4 mm, lanceolata-ellittica, con apice acuto, di colore bruno ialino chiaro; gluma femminile di 3 mm circa, largamente ovata, apice acuto o mucronato, bruno porpora con corta nervatura centrale verde e margine ialino, più breve dell'otricello.
Stimmi: 2
I frutti sono pseudoanteci (otricelli) piriformi, piano-convessi, di 2,8-3 x 1,2-1,3 mm, lucidi con 3-8 nervi poco evidenti, di colore bruno scuro, con becco di 1-1,2 mm, bifido.
Acheni di 1-1,3 x 0,8-1 mm, ovali, biconvessi o piano-convessi, con la base dello stilo persistente.
Tipo corologico: Circumbor. - Zone fredde e temperato-fredde dell'Europa, Asia e Nordamerica.
Habitat: Torbiere basse: nella fascia subalpina si trova nelle paludi con accumulo di torba e humus grezzo con acqua fredda, scendendo fino alla pianura come relitto glaciale quasi ovunque in estinzione.
Sistematica e possibili confusioni: Il periodo migliore per l'identificazione delle Carex non è la fioritura (generalmente precoce), ma la fruttificazione. Di particolare importanza sono gli otricelli, gli stimmi e l'apparato radicale; in mancanza di questi caratteri è quasi impossibile identificarle con sicurezza. Anche l'habitat può aiutare nel riconoscimento della specie.
Occorre fare attenzione al numero degli stimmi, può accadere che uno degli stimmi sia nascosto dall'otricello oppure si sia staccato e perduto durante la dissecazione, quindi per una corretta identificazione è sempre meglio esaminare parecchi fiori.
Tassonomia filogenetica
______________________________________________________________________________
Etimologia: Il nome generico dal nome classico latino cārex, caricis carice (in Virgilio, Georg. 3.231). L’etimologia del nome è ignota, tra le diverse ipotesi la più convincente è che derivi dal greco κείρω keíro io taglio, in riferimento al bordo tagliente delle foglie; il nome specifico dal greco δίς dίs due e ἀνήρ, ἀνδρός aner, andrós maschio: con 2 elementi maschili, cioè con due antere.
Proprietà ed utilizzi:
Specie emettrice di isoprenoisi: sostanze organiche di origine animale o vegetale.
Nonostante il genere Carex sia così diffuso e numeroso, non si conoscono utilizzi a scopo alimentare e farmaceutico per nessuna specie.
Note e Curiosità: Il genere Carex comprende circa 2000 specie distribuite su tutto il globo, prevalentemente in regioni umide, temperate o fredde.
Benché le specie del genere appaiano macroscopicamente simili alle Poaceae, queste ultime possiedono due glume per ogni spighetta uni o multiflora e un perigonio formato da 2 tepali (lemma e palea) per ciascun fiore; i fiori sono tutti ermafroditi.
Tutte le specie di Carex hanno invece fiori unisessuali e sono spesso, ma non sempre, monoiche (entrambi i sessi sulla stessa pianta ma in fiori distinti); il perigonio è del tutto assente; una brattea erbacea (gluma) sottende ogni fiore; i fiori maschili sono ridotti a 1 (3) stami e i fiori femminili a 3 (2) carpelli formanti un ovario uniloculare.
Principali Fonti
Pignatti S. (2017) Flora d'Italia, II ed.. Edagricole, Bologna
Hamon D. (2022) Carex de France. Biotope Edition
Flora Iberica - Plantas vasculares del la Peninsula Iberica e Islas Baleares.
Carex diandra Schrank
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia.
Scheda realizzata da Roberta Alberti
" Felici coloro che vedono la bellezza…dove altri non vedono nulla" (Camille Pissarro)
Amare la natura significa amare se stessi
Amare la natura significa amare se stessi
- Roberta Alberti
- Moderatore
- Messaggi: 6383
- Iscritto il: 03 ago 2012, 14:49
- Nome: Roberta
- Cognome: Alberti
- Residenza(Prov): Zola Predosa (BO)
Re: Carex diandra Schrank - Carice tondeggiante
Forno di Zoldo (BL), 900 m, giu 2016
Foto di Ennio Cassanego
Foto di Ennio Cassanego
- Allegati
-
- imm1.jpg (56.93 KiB) Visto 452 volte
-
- imm2.jpg (125.11 KiB) Visto 452 volte
" Felici coloro che vedono la bellezza…dove altri non vedono nulla" (Camille Pissarro)
Amare la natura significa amare se stessi
Amare la natura significa amare se stessi
- Roberta Alberti
- Moderatore
- Messaggi: 6383
- Iscritto il: 03 ago 2012, 14:49
- Nome: Roberta
- Cognome: Alberti
- Residenza(Prov): Zola Predosa (BO)
Re: Carex diandra Schrank - Carice tondeggiante
Forno di Zoldo (BL), 900 m, giu 2016
Foto di Ennio Cassanego
Foto di Ennio Cassanego
- Allegati
-
- imm3.jpg (55.71 KiB) Visto 452 volte
-
- imm4.jpg (17.14 KiB) Visto 452 volte
" Felici coloro che vedono la bellezza…dove altri non vedono nulla" (Camille Pissarro)
Amare la natura significa amare se stessi
Amare la natura significa amare se stessi
- Roberta Alberti
- Moderatore
- Messaggi: 6383
- Iscritto il: 03 ago 2012, 14:49
- Nome: Roberta
- Cognome: Alberti
- Residenza(Prov): Zola Predosa (BO)
Re: Carex diandra Schrank - Carice tondeggiante
Forno di Zoldo (BL), 900 m, giu 2016
Foto di Ennio Cassanego
Foto di Ennio Cassanego
- Allegati
-
- imm5.jpg (51.85 KiB) Visto 452 volte
-
- imm6.jpg (58.01 KiB) Visto 452 volte
" Felici coloro che vedono la bellezza…dove altri non vedono nulla" (Camille Pissarro)
Amare la natura significa amare se stessi
Amare la natura significa amare se stessi
- Roberta Alberti
- Moderatore
- Messaggi: 6383
- Iscritto il: 03 ago 2012, 14:49
- Nome: Roberta
- Cognome: Alberti
- Residenza(Prov): Zola Predosa (BO)
Re: Carex diandra Schrank - Carice tondeggiante
Forno di Zoldo (BL), 900 m, giu 2016
Foto di Ennio Cassanego
Foto di Ennio Cassanego
- Allegati
-
- imm7.jpg (95.31 KiB) Visto 452 volte
" Felici coloro che vedono la bellezza…dove altri non vedono nulla" (Camille Pissarro)
Amare la natura significa amare se stessi
Amare la natura significa amare se stessi