Carex vulpinoidea Michx. - Carice volpinoide

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Carex vulpinoidea Michx. - Carice volpinoide

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Carex vulpinoidea Michx.
Fl. Bor. Amer. 2: 169 (1803)


Cyperaceae

Carice volpinoide, Deutsch: Falsche Fuchs-Segge
English: Fox sedge
Français: Fausse laîche des renards


Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.

Descrizione: Pianta erbacea perenne alta 40-100 cm, densamente cespugliosa.
Fusto acutamente trigono, di Ø inferiore a 2 mm, scabro nella parte superiore.
Guaine basali con superfice interna striata orizzontalmente (ondulate) di colore bianco ialino con macchie brune.
Foglie (4-5 per fusto) ± piane, larghe 2,5 mm che partono dalla metà inferiore o talvolta nei 3-4 inferiori, più lunghe dell'infiorescenza.
Ligula inferiore a 2 mm o assente.
Brattee fogliari erette, subulate, lunghe fino a 5 cm.
Infiorescenza lunga 7-15 cm, con 10-18 rami, composta da spighe densamente raggruppate in un capolino da lineare a cilindrico.
Spighe sessili, androgine, oblunghe, lunghe 2-3 cm, con fiori maschili all'apice e fiori femminili alla base.
Glume fiorali ellittiche, brunastre con nervatura mediana verdastra, margine scarioso e apice increspato, uguali o leggermente inferiori agli otricelli.
Stimmi: 2
I frutti sono pseudanteci (otricelli), di 2-3,2 x 1,3-1,8 mm, lucidi, ovati, piano convessi, debolmente venati, di colore da verde giallastro a paglierino, finemente dentati superiormente, con becco di 0,7-1,2 mm, bidentato.
Acheni di 1,3-1,6 x 1 mm, lucidi, orbicolari, lenticolari, bruno rossastri.

Tipo corologico: N-Americ. - America del Nord.

Habitat: Prati umidi, ai margini delle paludi, nelle radure di boschi umidi, in ambienti piuttosto disturbati.

Immagine


Sistematica e possibili confusioni: Specie simili:
Carex otrubae Podp. (vedi scheda): fusto spesso superiore a 2 mm di Ø con facce concave, ligula lunga 5-10 mm, otricelli chiaramente venati lungo entrambi i lati, con massa spugnosa alla base.
Carex vulpina L. (vedi scheda): fusto di Ø superiore a 2 mm, con facce ± concave e angoli alati, otricelli opachi con venature prominenti e una sottile massa spugnosa alla base.

Il periodo migliore per l'identificazione delle Carex non è la fioritura (generalmente precoce), ma la fruttificazione. Di particolare importanza sono gli otricelli, gli stimmi e l'apparato radicale; in mancanza di questi caratteri è quasi impossibile identificarle con sicurezza, anche l'habitat può aiutare nel riconoscimento della specie.
Occorre fare attenzione al numero degli stimmi, può accadere che uno degli stimmi sia nascosto dall'otricello oppure si sia staccato e perduto durante la dissecazione, quindi per una corretta identificazione è sempre meglio esaminare parecchi fiori.

Tassonomia filogenetica

Immagine


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Etimologia: Il nome del genere dal nome classico latino cārex, caricis carice (in Virgilio, Georg. 3.231). L’etimologia del nome è ignota, tra le diverse ipotesi la più convincente è che derivi dal greco κείρω keíro io taglio, in riferimento al bordo tagliente delle foglie; il nome specifico deriva da vúlpinus epiteto di specie congeneri, e dal greco εἶδος eídos aspetto: simile a quelle specie vulpina

Proprietà ed utilizzi:
Nonostante il genere Carex sia così diffuso e numeroso, non si conoscono utilizzi a scopo alimentare e farmaceutico per nessuna specie.

Note e Curiosità: Il genere Carex comprende circa 2000 specie distribuite su tutto il globo, prevalentemente in regioni umide, temperate o fredde.
Benché le specie del genere appaiano macroscopicamente simili alle Poaceae, queste ultime possiedono due glume per ogni spighetta uni o multiflora e un perigonio formato da 2 tepali (lemma e palea) per ciascun fiore; i fiori sono tutti ermafroditi.
Tutte le specie di Carex hanno invece fiori unisessuali e sono spesso, ma non sempre, monoiche (entrambi i sessi sulla stessa pianta ma in fiori distinti); il perigonio è del tutto assente; una brattea erbacea (gluma) sottende ogni fiore; i fiori maschili sono ridotti a 1 (3) stami e i fiori femminili a 3 (2) carpelli formanti un ovario uniloculare.

Principali Fonti
Pignatti S. (2017) Flora d'Italia, II ed.. Edagricole, Bologna
Hamon D. (2022) - Carex de France. Biotope Edition
Flora of North America.
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia.


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Re: Carex vulpinoidea Michx. - Carice volpinoide

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