Sp. Pl.: 978 (1753)
Cyperaceae
Carice falso-cipero, Carice pseudocipero, Deutsch: Scheinzypergras-Segge
English: Cyperus sedge
Español: Falso cípero
Français: Laîche faux souchet
Forma Biologica: H caesp - Emicriptofite cespitose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con aspetto di ciuffi serrati.
He - Elofite. Piante perenni delle rive di ambienti umidi, paludi, stagni.
Descrizione: Pianta erbacea perenne alta (30) 40-100 (120) cm, lassamente cespugliosa con corti rizomi
Fusto eretto, acutamente trigono, scabro in alto.
Guaine basali squamiformi, intere, di colore bruno chiaro.
Foglie rigide, larghe 5-10 (15) mm, piane, molto scabre sui margini e nervature mediane, più lunghe del fusto.
Ligula 10-15 mm con apice ottuso, arrotondato o subacuto.
Brattee inferiori fogliacee guainanti, più lunghe dell'infiorescenza.
Infiorescenza lunga (4) 5-12 cm, composta da 1 spiga maschile terminale e 3-5 spighe femminili.
Spiga maschile solitaria lineare, lunga (3) 4-6 cm, talvolta con qualche otricello alla base; gluma 5-7 mm, strettamente ovale, bruna con nervatura mediana verde, apice lungamente acumimato e ciliato.
Spighe femminili cilindriche, molto fitte, pendule, lunghe (2) 3-6 (10 ) cm, raggruppate sotto o alla stessa altezza della spiga maschile, talvolta superandola, le inferiori addensate, patenti, con otricelli numerosi; glume subulate, cartilaginee sul bordo, lunghe 5-10 mm, più corte dell'otricello (escluso arista), ialine o giallastre con nervatura mediana verde, ciliate, apice lungamente aristato o mucronato e ciliato.
I frutti sono pseudanteci (otricelli) di 5-6 x 1-1,3 mm, patenti o riflessi, glabri, affusolati, trigoni, verde-giallastri, venati, gruadualmente attenuati in un becco liscio di 1,9-2,2 mm profondamente bifido.
Acheni 1,4-1,8 x 0,8-1 mm, ovali, trigoni, lisci, giallastri o bruno chiaro.
Tipo corologico: Subcosmop. - In quasi tutte le zone del mondo, ma con lacune importanti: un continente, una zona climatica,...
Habitat: Paludi, sponde e fossi; diffusa anche in luoghi antropizzati lungo i canali, adattandosi a un microclima caldo, umido in estate e tollerando anche acque eutrofizzate e un certo grado di inquinamento.
Sistematica e possibili confusioni: Il periodo migliore per l'identificazione delle Carex non è la fioritura (generalmente precoce), ma la fruttificazione. Di particolare importanza sono gli otricelli, gli stimmi e l'apparato radicale; in mancanza di questi caratteri è quasi impossibile identificarle con sicurezza, anche l'habitat può aiutare nel riconoscimento della specie.
Occorre fare attenzione al numero degli stimmi, può accadere che uno degli stimmi sia nascosto dall'otricello oppure si sia staccato e perduto durante la dissecazione, quindi per una corretta identificazione è sempre meglio esaminare parecchi fiori.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome generico dal nome classico latino cārex, caricis carice (in Virgilio, Georg. 3.231). L’etimologia del nome è ignota, tra le diverse ipotesi la più convincente è che derivi dal greco κείρω keíro io taglio, in riferimento al bordo tagliente delle foglie; il nome specifico dal prefisso greco ψευδο- pseudo- pseudo, fallace, menzognero e dal genere Cyperus (vedi): simile a un Cyperus
Proprietà ed utilizzi:
Specie emettrice di isoprenoidi: sostanze organiche di origine animale o vegetale.
Nonostante il genere Carex sia così diffuso e numeroso, non si conoscono utilizzi a scopo alimentare e farmaceutico per nessuna specie.
Note e Curiosità: l genere Carex è il più vasto della famiglia delle Cyperaceae, comprende circa 2000 specie distribuite su tutto il globo, prevalentemente in regioni umide, temperate o fredde, dove spesso costituiscono la vegetazione predominante (Cariceti) ma si adattatano anche ai pendii sassosi d’alta quota. Ai margini degli specchi d'acqua interni tendono a invadere stagni e laghi formando zone acquitrinose, poi terreni paludosi, infine pseudo-praterie che gradatamente si interrano. Sono tutte piante perenni, con fusti semplici spesso a sezione triangolare.
Benché le specie del genere appaiano macroscopicamente simili alle Poaceae, queste ultime possiedono due glume per ogni spighetta uni o multiflora e un perigonio formato da 2 tepali (lemma e palea) per ciascun fiore; i fiori sono tutti ermafroditi.
Tutte le specie di Carex hanno invece fiori unisessuali e sono spesso, ma non sempre, monoiche (entrambi i sessi sulla stessa pianta ma in fiori distinti); il perigonio è del tutto assente; una brattea erbacea (gluma) sottende ogni fiore; i fiori maschili sono ridotti a 1 (3) stami e i fiori femminili a 3 (2) carpelli formanti un ovario uniloculare.
Principali Fonti
Pignatti S. (2017) Flora d'Italia, II ed.. Edagricole, Bologna
Hamon D. (2022) - Carex de France. Biotope Edition
Flora Iberica - Plantas vasculares del la Peninsula Iberica e Islas Baleares.
Flora of North America.
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia.
Scheda realizzata da Roberta Alberti