Chrysomelidae
Osnago (LC), 250 m, set 2013
Foto di Emma Silviana Mauri
Immagino che abbiate già fatto la sua conoscenza. Si tratta di un piccolo coleottero che si nutre prevalentemente di Ambrosia artemisiifolia. I primi campioni d’insetto sono stati raccolti a Castellanza (Varese) e sono stati identificati al Laboratorio fitopatologico del servizio fitosanitario della Lombardia, che ha sede a Vertemate con Minoprio, in provincia di Como.
Secondo alcuni esperti potrebbe essere uno strumento per la lotta biologica alla pianta d’Ambrosia così infestante e allergenica.
Mi sono accorta della sua presenza solo quest’anno, nel mese di settembre, alla vista di molte piante ridotte al solo fusto e a pochi rami. Quando su alcuni esemplari ho trovato centinaia di insetti, così tanti da doverli scrollare per poterne prelevare alcuni campioni, mi sono spaventata. Mi sono posta una serie di interrogativi sull'utilità di questi insetti e sui rischi che possono derivare dalla loro proliferazione.
In questi giorni, mentre cercavo fra alcuni esemplari le ovature che mi mancavano per la ricostruzione del ciclo biologico della specie, mi sono accorta che alcuni insetti, pur avendo a disposizione molte piante di Ambrosia, dimostravano di prediligere Xantium italicum. Era certamente un’ esigua minoranza, inconsistente a creare veri danni alla pianta, ma ho trovato singolare che abbiano ignorato l’Ambrosia che avevano accanto.
Come avrete modo di vedere dalla mia ricostruzione, sulla pianta si possono trovare contemporaneamente insetti adulti, larve e pupe, avvolte in un singolare bozzolo.
Chi ha fortuna può trovare anche le uova che probabilmente a fine stagione diventano fonte di cibo per le larve degli insetti e forse anche per gli adulti.
Silviana
