Helicidae: Theba pisana (O.F. Müller, 1774) - Gastropoda-Stylommatophora

[Franz]

Non so come è arrivata alla cima. La via era sicuramente pieno di spine!

Franz

Campodimele (LT), ago 2008
Foto di Franz Neidl

[Marinella Zepigi]

ardimentosa

ciao, marinella

[luciano capasso]

Caro Franz
queste lumachine vanno a posteggiare la loro casa lungo i fusti spinosi degli arbusti che si trovano nei prati incolti ed aridi.
Devi sapere che se ne faceva una raccolta spietata perchè le si lessava in acqua salata e si mangiavano, calde calde. Per passatempo, come i semi di zucca detti "bruscolini".
Venivano anche vendute, negli angoli delle strade, insieme ai lupini. E' un uso che risale agli antichi romani.
Qui a Tivoli una cosa molto leggera si dice "calla calla" (non il fiore, la calla, ma calda calda) perchè il loro peso è inconsistente. Anche se te ne davano un cartoccio, non pesava niente.
Spesso vado a correre nei luoghi dove da bambino ne facevo delle grandi raccolte, lungo le strade di campagna con molti uliveti. Sono praticamente scomparse. Ho chiesto a vari amici: l'inquinamento, i diserbanti e i concimi chimici hanno fatto una strage di queste povere creature. E' il sintomo, però, dello stato dei nostri terreni.
Ciao L

[patty]

Devi sapere che se ne faceva una raccolta spietata perchè le si lessava in acqua salata e si mangiavano, calde calde. Per passatempo, come i semi di zucca detti "bruscolini".....
Spesso vado a correre nei luoghi dove da bambino ne facevo delle grandi raccolte, lungo le strade di campagna con molti uliveti. Sono praticamente scomparse.

le hai mangiate tutte tu!


scherzi a parte, non sapevo che anche queste piccole lumachine si mangiassero (ma probabilmente sono un pò come le "lumachine di mare"): a me piacciono le lumache, le grosse chiocciole," alla bourgugnonne", oppure nel risotto.....
Patty

[luciano capasso]

Queste piccole e bianche lumachine sono delicatissime, dal punto di vista culinario. Secondo me anche dal punto di vista ecologico. Prima quando andavi a raccogliere la mentuccia (la c. nepeta, tanto per chiarire), la finocchiella ecc. vedevi che ogni stelo spinoso era fitto fitto di lumachine. Oggi non se ne vedono piu'.
E' praticamente impossibile trovarle.
Ovvio che qui, nelle campagne tiburtine, non c'è piu' uno spazio che non sia coltivato oppure occupato da attività umane. Però l'agricoltura, anche quella relativa agli oliveti è diventata piu' aggressiva. Così come per la frutta. Le ciliege, e qui ci sono grandi produzioni di ciliege pregiate,sono inondate di pesticidi. Se le cogli dall'albero è prudente non mangiarle.
Posso immaginare queste povere creaturine.

Le incontro solo quando vado nell'Abruzzo, prima di salire sulle montagne. Ma lì ci sono i parchi e meno attività umane, un'agricoltura meno intensa, specie nelle pendici dei monti.
Ciao L

[Parhasard]

Hanno diverse colorazioni, ma dovrebbe trattarsi di Theba pisana

Le ho trovate in Toscana, nella zona di Migliarino-Massaciuccoli, anche lì la maggior parte era aggrappata a steli secchi e spinosi, ma ce n'erano talmente tante che colonizzavano tutti gli arbusti possibili...

[Franco Giordana]

Anche in Sicilia le chiocciole si arrampicano con grande destrezza sulle piante spinose.
Franco