RISOLTA LA QUESTIONE MORUS INDICA / MORUS KAGAYAMAE
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RISOLTA LA QUESTIONE MORUS INDICA / MORUS KAGAYAMAE
Grazie alla cortesia dell’Ing. Aldo Antonietti (3645 Gwatt [Thun], Im Seewinkel 10B, Svizzera), ben noto e valente botanico di formazione forestale e fitosociologo (a lui si deve, per esempio, l'associazione Gryllo-Callunetum provv., pubblicata in Ber. Geobot. Inst. ETH, Stiftung Rübel Zürich 40 (1970): 9-27, elaborata sotto la direzione del Prof. Elias Landolt, che interessa anche la lombardia), la consultazione di Flora of Japan, vol. 2a (2006) contenente la famiglia Moraceae, peraltro impossibile online e nemmeno possibile in Italia sul cartaceo per assenza dell'opera da qualsiasi biblioteca, unitamente alla lectotipificazione di Morus indica L. effettuata da Rao C.K. & Jarvis C.E., Taxon 35: 705-707 (1986), è diventata possibile e ci ha finalmente chiarito che cosa siano M. indica e M. kagayamae. Non sono sinonimi, si tratta di due specie distinte, con i seguenti caratteri:
1- Morus indica L. (syn.: Morus australis Poir.): foglie di consistenza papiracea (come Morus alba), quelle dei turioni e dei rami non fioriferi profondamente lobate, con apice dei lobi abruptamente e piuttosto brevemente acuminato; faccia adassiale opaca, provvista di tricomi a forma di spinule appressate e rivolte in avanti (strighe), da cui dipende la sensazione di "scabrezza" quando si accarezza la foglia (come succede in Morus nigra) - origine: India, Myanmar, Cina meridionale e stati confinanti - Qui rientra la cv. 'Platanifolia', erroneamente indicata come var. platanifolia di Morus alba.
2- Morus kagayamae Koidz.: foglie di consistenza subcoriacea (come Morus nigra), quelle dei turioni e dei rami non fioriferi profondamente lobate, con apice dei lobi progressivamente e lungamente acuminato-caudato; faccia adassiale lucida, liscia, priva di strighe - Giappone: isola Izu e parte meridionale della penisola omonima, endemica. - Diffusa in coltivazione come albero ornamentale e da spiaggia, resistente alla salsedine.
Entrambe le specie si distinguono primariamente da Morus alba per gli stili ben sviluppati, visibili nel sorosio (nulli o subnulli in M. alba).
Concludendo, qual è il problema?: presumibilmente entrambe le specie si stanno naturalizzando in Italia, per ora con individui occasionali or qua or là nella vegetazione spontanea, per cui per poter decidere a quale delle due specie appartengano, è indispensabile verificare attentamente i caratteri sopra esposti. Nel frattempo possiamo fare qualche tentativo di interpretazione fotografica sui soggetti finora postati in AP in qualità di piante apparentemente o realmente spontanee.
1- Morus indica L. (syn.: Morus australis Poir.): foglie di consistenza papiracea (come Morus alba), quelle dei turioni e dei rami non fioriferi profondamente lobate, con apice dei lobi abruptamente e piuttosto brevemente acuminato; faccia adassiale opaca, provvista di tricomi a forma di spinule appressate e rivolte in avanti (strighe), da cui dipende la sensazione di "scabrezza" quando si accarezza la foglia (come succede in Morus nigra) - origine: India, Myanmar, Cina meridionale e stati confinanti - Qui rientra la cv. 'Platanifolia', erroneamente indicata come var. platanifolia di Morus alba.
2- Morus kagayamae Koidz.: foglie di consistenza subcoriacea (come Morus nigra), quelle dei turioni e dei rami non fioriferi profondamente lobate, con apice dei lobi progressivamente e lungamente acuminato-caudato; faccia adassiale lucida, liscia, priva di strighe - Giappone: isola Izu e parte meridionale della penisola omonima, endemica. - Diffusa in coltivazione come albero ornamentale e da spiaggia, resistente alla salsedine.
Entrambe le specie si distinguono primariamente da Morus alba per gli stili ben sviluppati, visibili nel sorosio (nulli o subnulli in M. alba).
Concludendo, qual è il problema?: presumibilmente entrambe le specie si stanno naturalizzando in Italia, per ora con individui occasionali or qua or là nella vegetazione spontanea, per cui per poter decidere a quale delle due specie appartengano, è indispensabile verificare attentamente i caratteri sopra esposti. Nel frattempo possiamo fare qualche tentativo di interpretazione fotografica sui soggetti finora postati in AP in qualità di piante apparentemente o realmente spontanee.
Σκιᾶϛ ὄναρ ἄνθροπος (Pindaro, Pitiche VIII)
Re: RISOLTA LA QUESTIONE MORUS INDICA / MORUS KAGAYAMAE
splendido contributo Enrico
penso che la maggiorparte delle piante presenti in italia appartenga alla specie indica
penso che la maggiorparte delle piante presenti in italia appartenga alla specie indica
- Enrico Banfi
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Re: RISOLTA LA QUESTIONE MORUS INDICA / MORUS KAGAYAMAE
Lo penso anch'io, almeno fintanto che qualcuno non trovi davvero spontaneizzato Morus kagayamae
Σκιᾶϛ ὄναρ ἄνθροπος (Pindaro, Pitiche VIII)
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Re: RISOLTA LA QUESTIONE MORUS INDICA / MORUS KAGAYAMAE
Comunque, sulla base della descrizione di Enrico e delle ulteriori precisazioni, penso di aver capito qual è M. kagayamae; avevo notato diversi Morus coltivati che sembravano dalla consistenza delle foglie M. nigra, ma con foglie profondamente incise.
Il colore è verde scuro e l'apparenza coriacea. Non ho potuto saggiarne la consistenza poiché si trovano sempre in luoghi privati e recintati.
Ma appena possibile me ne procuro una foglia e la guardo al microscopio come si deve.
Certo che potevano scegliere un epiteto un po' diverso...
Vabbè.
Ale
Il colore è verde scuro e l'apparenza coriacea. Non ho potuto saggiarne la consistenza poiché si trovano sempre in luoghi privati e recintati.
Ma appena possibile me ne procuro una foglia e la guardo al microscopio come si deve.
Certo che potevano scegliere un epiteto un po' diverso...
Vabbè.
Ale
- Enrico Banfi
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Re: RISOLTA LA QUESTIONE MORUS INDICA / MORUS KAGAYAMAE
Roba da giapponesi.....
Σκιᾶϛ ὄναρ ἄνθροπος (Pindaro, Pitiche VIII)