Bolboschoenus glaucus (Lam.) S.G.Sm. - conf.LAZ

[EnzoDS]

Cyperaceae: Lisca glauca
Tolfa (RM), 110 m, ago 2016
Foto di Enzo De santis

[EnzoDS]

Tolfa (RM), 110 m, ago 2016
foto Enzo De santis

[EnzoDS]

Tolfa (RM), 110 m, ago 2016
foto Enzo De santis

[EnzoDS]

Tolfa (RM), 110 m, ago 2016
foto Enzo De santis

[Enrico Banfi]

No, io direi Bolboschoenus glaucus (Lam.) S.G. Sm., che nel 2007 è stato riconosciuto anche in Italia come specie distinta a distribuzione più mediterranea rispetto al noto B. maritimus (L.) Palla

Guardate però che i Bolboschoenus attualmente riconosciuti in Italia (4 specie secondo Hroudová et al., 2007) si devono determinare su caratteri microscopici che richiedono la manipolazione di materiale originale (le foto non servono se non sono mirate esattamente ai caratteri diagnostici), per cui l'indicazione di B. glaucus è propositiva ma non definitiva-

[Umberto Ferrando]

Dal link potete scaricare l'articolo cui fa riferimento Enrico Banfi:

http://bot.biologia.unipi.it/chiavi/Bol ... oudova.pdf

Può tornare utile per sapere cosa fotografare; io mi sono ripromesso di farlo alla prima occasione, il problema è che sono diversi anni che non osservo un Bolboschoenus sp. in Liguria, diciamo dall'ultima pulizia effettuata nel letto del Centa tra Albenga e Vilanova...

Ciao
Umberto

[EnzoDS]

Intanto grazie a tutti. Stamattina sono tornato sul posto e ho raccolto un paio di campioni.
Secondo la Flora vascolare del Lazio (Anzalone, Iberite & Lattanzi), 2010, nel Lazio è prersente solo B. maritimus.
Ecco le foto

Tolfa (RM), 110 m, ago 2016
foto Enzo De santis

[EnzoDS]

Tolfa (RM), 110 m, ago 2016
foto Enzo De santis

[EnzoDS]

Tolfa (RM), 110 m, ago 2016
foto Enzo De santis

[EnzoDS]

Tolfa (RM), 110 m, ago 2016
foto Enzo De santis

[Enrico Banfi]

Bravissimo. Stando al numero dei raggi periferici della sinflorescenza (2-4) e alla loro lunghezza (< 2 x spighette) si andrebbe effettivamente a B. maritimus, però il frutto è accompagnato da setole persistenti e in sezione purtroppo non si distinguono con chiarezza esocarpo e mesocarpo. Le setole persistenti appartengono a B. glaucus e, poiché in B. maritimus sono dichiarate caduche, nonostante tutto sarei più per B. glaucus che per B. maritimus, anche in considerazione del fatto che i caratteri quantitativi della sinflorescenza (numero dei raggi e relativa lunghezza rispetto alle spighette) sono certamente più soggetti a oscillazioni statistiche di quanto non lo sia il distacco delle setole perigoniali dal frutto a maturità. Questo è quanto penso.

[EnzoDS]

Grazie Enrico.
In effetti gli acheni li ho "sfruculiati" bene per cercare di togliergli le setole.
C'è poi da considerare che gli acheni in B. maritimus misurano 3-4 x (1.8) 2.1 - 2.7 (Pignatti) mentre questi rientrano nei parametri indicati in Hroudová et al., 2007, 2.2-2.5 x 1.4-1.7
E ancora, le brattee fogliacee (5-12 cm in B. maritimus) qui misurano non più di 3-4 cm e non ricordo di averle viste più lunghe mentre raccoglievo i due campioni.
Enzo

[Enrico Banfi]

Si, d'accordo, io credo alla fine che si tratti proprio di Bolboschoenus glaucus, sicuramente in aggiunta a B. maritimus indicato dai colleghi laziali; ma d'altra parte Hroudová et al. già davano la specie per il Lazio.