Picris/Crepis: mostruosità
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Picris/Crepis: mostruosità
Media Vallata del fiume Aso (FM, 300m,giu 2009
Foto di Marco Stortoni
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- giorgiof
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Re: Picris/Crepis: mostruosità
Pianta con anomalie o mostruosità come se ne incontrano a fine stagione, probabilmente Picris hieracioides L.
Giorgio
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- Merli Marco
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Re: Picris/Crepis: mostruosità
Non classificabile
Comunque sia sarei più propenso verso Crepis
forse Crepis biennis
Ciao Marco
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- dazos
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Re: Picris/Crepis: mostruosità
Pianta straordinariamente bella ed interessante e non già sotto il profilo tassonomico dal momento che a malapena si riesce ad intuire il genere di appartenenza, quanto dal punto di vista sistematico-evolutivo.
Una mutazione del complesso di geni che regola l'architettura anatomica dell'infiorescenza in Crepis, ci dà la possibilità di aprire una finestra su un tratto del percorso evolutivo compiuto dalle Asteraceae in milioni di anni come neanche i rari fossili riescono a fare.
La mutazione compromette la morfologia e la funzionalità fiorale riducendo a zero il disco sostituito dai peduncoli che sostengono i singoli fiori, qui non differenziati. Ogni fiore ha un calice proprio derivante probabilmente dalle pagliette mentre le brattee sottostanti sono da identificarsi con i fillari degli esemplari normali.
Si tratta di un esemplare probabilmente non dissimile da qualche specie oggi estinta che avremmo potuto osservare milioni di anni fa, sistematicamente posizionato a ridosso delle moderne Asteraceae ma con un bagaglio morfologico condiviso in parte con Menyanthaceae, Goodeniaceae e Calyceraceae... Se si potesse studiare! Immagini da conservare, se possibile.
Che spettacolo!
Una mutazione del complesso di geni che regola l'architettura anatomica dell'infiorescenza in Crepis, ci dà la possibilità di aprire una finestra su un tratto del percorso evolutivo compiuto dalle Asteraceae in milioni di anni come neanche i rari fossili riescono a fare.
La mutazione compromette la morfologia e la funzionalità fiorale riducendo a zero il disco sostituito dai peduncoli che sostengono i singoli fiori, qui non differenziati. Ogni fiore ha un calice proprio derivante probabilmente dalle pagliette mentre le brattee sottostanti sono da identificarsi con i fillari degli esemplari normali.
Si tratta di un esemplare probabilmente non dissimile da qualche specie oggi estinta che avremmo potuto osservare milioni di anni fa, sistematicamente posizionato a ridosso delle moderne Asteraceae ma con un bagaglio morfologico condiviso in parte con Menyanthaceae, Goodeniaceae e Calyceraceae... Se si potesse studiare! Immagini da conservare, se possibile.
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Quinto Ennio
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Re: Picris/Crepis: mostruosità
Molto interessanti le tue osservazioni Quintino.
Sergio
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"Quel cielo di Lombardia così bello quand'è bello, così splendido, così in pace." A.Manzoni
https://www.actaplantarum.org/florule/f ... e.php?f=14
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- Stefano Carfagno 98
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Re: Picris/Crepis: mostruosità
Concordo, davvero interessante l'ipotesi "involutiva/regressiva".
Stefano
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