Foraminiferi e micro fossili nelle nostre argille
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Foraminiferi e micro fossili nelle nostre argille
.
Le argille sono formate da minutissime particelle che, tanti anni fa, si sono depositate sul fondo del mare o di un lago o simili. Ma mentre le particelle cadevano sul fondo, altrettanto facevano i foraminiferi e gli altri organismi che vivevano allora nell’acqua e che avevano terminato il loro ciclo naturale.
In questo modo, evaporata l’acqua, stratificata l’argilla, trascorsi milioni di anni, noi oggi possiamo raccogliere questa argilla compatta e tentare di riportare alla luce il piccolo tesoro che contiene.
Entrati in possesso dell’argilla contenente i residui fossili, la frantumeremo in pezzi della grandezza di una nocciola e li metteremo dentro un bicchiere pieno di acqua.
Spesso già questo è sufficiente per disgregare in una notte tutta l’argilla, ottenendo uno strato di melma grigia sul fondo del bicchiere.
Ma se l’argilla è molto vecchia e compatta, questo non sarà sufficiente, ricorreremo allora a mezzi più robusti.
Tenete presente che quello che cercate sono conchiglie fossili a base di carbonati, quindi non usate acidi, rovinereste i foraminiferi prima ancora di cominciare. Solo se cercate i radiolari a scheletro siliceo ne è consentito l’uso.
Unica variante sempre consentita è dare una bella scaldata al nostro bicchiere, mettendolo sul fuoco con interposta una retina, oppure con un tegamino di casa, ma di nascosto da vostra moglie.
State però molto attenti a riscaldare adagio ed a non far bollire troppo intensamente l’acqua per non rompere i preparati, in cucina il termine giusto sarebbe “sobbollire”.
(Continua)
Le argille sono formate da minutissime particelle che, tanti anni fa, si sono depositate sul fondo del mare o di un lago o simili. Ma mentre le particelle cadevano sul fondo, altrettanto facevano i foraminiferi e gli altri organismi che vivevano allora nell’acqua e che avevano terminato il loro ciclo naturale.
In questo modo, evaporata l’acqua, stratificata l’argilla, trascorsi milioni di anni, noi oggi possiamo raccogliere questa argilla compatta e tentare di riportare alla luce il piccolo tesoro che contiene.
Entrati in possesso dell’argilla contenente i residui fossili, la frantumeremo in pezzi della grandezza di una nocciola e li metteremo dentro un bicchiere pieno di acqua.
Spesso già questo è sufficiente per disgregare in una notte tutta l’argilla, ottenendo uno strato di melma grigia sul fondo del bicchiere.
Ma se l’argilla è molto vecchia e compatta, questo non sarà sufficiente, ricorreremo allora a mezzi più robusti.
Tenete presente che quello che cercate sono conchiglie fossili a base di carbonati, quindi non usate acidi, rovinereste i foraminiferi prima ancora di cominciare. Solo se cercate i radiolari a scheletro siliceo ne è consentito l’uso.
Unica variante sempre consentita è dare una bella scaldata al nostro bicchiere, mettendolo sul fuoco con interposta una retina, oppure con un tegamino di casa, ma di nascosto da vostra moglie.
State però molto attenti a riscaldare adagio ed a non far bollire troppo intensamente l’acqua per non rompere i preparati, in cucina il termine giusto sarebbe “sobbollire”.
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Andrea
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Ogni oggetto ha la sua storia,
. . . io non vendo oggetti,
. . . . . . io racconto storie. (Enotria)
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Re: Foraminiferi e micro fossili nelle nostre argille
.
Prepariamo un setaccio con una rete di nylon a maglie calibrate, l’apertura dipende molto dalla rete che trovate, l’ideale sono maglie quadrate con un lato fra i 100 ed i 300 micron. Alcuni, per separare meglio le varie frazioni, usano due o più setacci a maglie decrescenti ed impilati uno sull’altro.
Coliamo adagio la nostra fanghiglia nel setaccio e lasciamo scorrere un filo di acqua per lavare i nostri reperti, possiamo anche smuovere delicatamente il limo con un pennello a setole di nylon.
Quando alla fine restano solo le particelle di diametro superiore alla maglia della rete, già ben pulite, diamo una bella ultima risciacquata con acqua distillata e lasciamo asciugare.
Mettiamo il sedimento separato ed asciutto in un vetro da orologio ed iniziamo la cernita.
Allo scopo usiamo uno stuzzicadenti da inumidire leggermente, la saliva è l’ideale ed un bastoncino con uno spillo montato in testa.
Isolati i pezzi interessanti, li possiamo prelevare con lo spillo asciutto (adesione per elettricità statica) o con lo stuzzicadenti bagnato (adesione per tensione superficiale). In ogni caso li possiamo depositare su di un vetrino su cui abbiamo prima steso un velo sottilissimo di colla trasparente a lenta presa: balsamo del Canada diluito (1gg), Loctite Glass Bond (fino a UV), Eukitt (15’), ecc.
Una volta indurita la colla, o lo si monta con il copri oggetto e con quattro piccole gocce di montante agli angoli, oppure se intendiamo guardarlo in episcopia, lo lasciamo scoperto, proteggendolo solo dalla polvere.
(Continua)
Prepariamo un setaccio con una rete di nylon a maglie calibrate, l’apertura dipende molto dalla rete che trovate, l’ideale sono maglie quadrate con un lato fra i 100 ed i 300 micron. Alcuni, per separare meglio le varie frazioni, usano due o più setacci a maglie decrescenti ed impilati uno sull’altro.
Coliamo adagio la nostra fanghiglia nel setaccio e lasciamo scorrere un filo di acqua per lavare i nostri reperti, possiamo anche smuovere delicatamente il limo con un pennello a setole di nylon.
Quando alla fine restano solo le particelle di diametro superiore alla maglia della rete, già ben pulite, diamo una bella ultima risciacquata con acqua distillata e lasciamo asciugare.
Mettiamo il sedimento separato ed asciutto in un vetro da orologio ed iniziamo la cernita.
Allo scopo usiamo uno stuzzicadenti da inumidire leggermente, la saliva è l’ideale ed un bastoncino con uno spillo montato in testa.
Isolati i pezzi interessanti, li possiamo prelevare con lo spillo asciutto (adesione per elettricità statica) o con lo stuzzicadenti bagnato (adesione per tensione superficiale). In ogni caso li possiamo depositare su di un vetrino su cui abbiamo prima steso un velo sottilissimo di colla trasparente a lenta presa: balsamo del Canada diluito (1gg), Loctite Glass Bond (fino a UV), Eukitt (15’), ecc.
Una volta indurita la colla, o lo si monta con il copri oggetto e con quattro piccole gocce di montante agli angoli, oppure se intendiamo guardarlo in episcopia, lo lasciamo scoperto, proteggendolo solo dalla polvere.
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Andrea
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Re: Foraminiferi e micro fossili nelle nostre argille
.
Per l’esame utilizzeremo un microscopio biologico a basso ingrandimento per guardare i nostri campioni in trasparenza, oppure, utilizzando sempre il biologico, ma con un epi illuminatore a led, vedi:
http://spazioinwind.libero.it/andrea_bo ... pi_led.htm oppure
http://spazioinwind.libero.it/andrea_bo ... nt/epi.htm
oppure ancora con un vero e proprio microscopio per episcopia.
Naturalmente vi sono zone in cui la concentrazione di Foraminiferi, e quindi la probabilità di ritrovarli oggi, è molto maggiore, ad esempio sono famose le argille di Castell'Arquato, dell'appennino tra Toscana e Romagna, le colline di Volterra, ecc. ecc.
In pratica, tutto il bacino del Mediterraneo, è stato oggetto di sommersione a causa del disgelo subito dopo i periodi di glaciazione: poi, a poco a poco il mare si è ritirato ai livelli attuali, lasciando sul terreno immensi depositi di conchiglie, scheletri di pesci e montagne intere di foraminiferi, diatomee, scheletri dei costituenti il micro plancton, ecc. ecc.
(Continua)
Per l’esame utilizzeremo un microscopio biologico a basso ingrandimento per guardare i nostri campioni in trasparenza, oppure, utilizzando sempre il biologico, ma con un epi illuminatore a led, vedi:
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http://spazioinwind.libero.it/andrea_bo ... nt/epi.htm
oppure ancora con un vero e proprio microscopio per episcopia.
Naturalmente vi sono zone in cui la concentrazione di Foraminiferi, e quindi la probabilità di ritrovarli oggi, è molto maggiore, ad esempio sono famose le argille di Castell'Arquato, dell'appennino tra Toscana e Romagna, le colline di Volterra, ecc. ecc.
In pratica, tutto il bacino del Mediterraneo, è stato oggetto di sommersione a causa del disgelo subito dopo i periodi di glaciazione: poi, a poco a poco il mare si è ritirato ai livelli attuali, lasciando sul terreno immensi depositi di conchiglie, scheletri di pesci e montagne intere di foraminiferi, diatomee, scheletri dei costituenti il micro plancton, ecc. ecc.
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Andrea
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Re: Foraminiferi e micro fossili nelle nostre argille
attendo il sgeuito
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Re: Foraminiferi e micro fossili nelle nostre argille
.
Termino con una carrellata di immagini dei vari soggetti che è possibile reperire, voglio però ricordare che sono resti di esseri che erano viventi migliaia fin anche milioni di anni fa, quindi abbiate pazienza se il loro stato non sarà più che perfetto.
Un bellissimo piatto in ceramica di Bassano, occhio che se lo vede vostra moglie, lo vuole lei.
E per Natale regalare la Cornucopia porta fortuna, queste poi non costano nulla !
(Continua ad oltranza, finché voi non dite BASTA !)
Termino con una carrellata di immagini dei vari soggetti che è possibile reperire, voglio però ricordare che sono resti di esseri che erano viventi migliaia fin anche milioni di anni fa, quindi abbiate pazienza se il loro stato non sarà più che perfetto.
Un bellissimo piatto in ceramica di Bassano, occhio che se lo vede vostra moglie, lo vuole lei.
E per Natale regalare la Cornucopia porta fortuna, queste poi non costano nulla !
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Andrea
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Re: Foraminiferi e micro fossili nelle nostre argille
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Ma forse la Cornucopia è più bella nei suoi colori, se poi la ingrandiamo anche un po' di più:
E, come Centro Tavola, un bel piatto di Globigerine, ma attenti, non sono caramelle !
Ma forse la Cornucopia è più bella nei suoi colori, se poi la ingrandiamo anche un po' di più:
E, come Centro Tavola, un bel piatto di Globigerine, ma attenti, non sono caramelle !
Andrea
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Re: Foraminiferi e micro fossili nelle nostre argille
Il piatto e la cornucopia sono fantastici
Grazie Andrea
carlo
“... c'è chi vede il bicchiere mezzo pieno e chi lo vede mezzo vuoto. In realtà è sempre tutto pieno, di due sostanze diverse.”
Ester Armanino - L'Arca
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Re: Foraminiferi e micro fossili nelle nostre argille
.
Naturalmente, oggetti così carini, si prestano a qualsiasi elaborazione sia semplicemente estetica, come ad esempio l'austero Rheinberg:
oppure hanno subito elaborazioni ben più complesse, come la simulazione dell'effetto tridimensionale:
o la ben più semplice episcopia in luce polarizzata:
Naturalmente, oggetti così carini, si prestano a qualsiasi elaborazione sia semplicemente estetica, come ad esempio l'austero Rheinberg:
oppure hanno subito elaborazioni ben più complesse, come la simulazione dell'effetto tridimensionale:
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Andrea
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Re: Foraminiferi e micro fossili nelle nostre argille
Grazie 1000!!!
jacques
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Re: Foraminiferi e micro fossili nelle nostre argille
franco
La teoria del tutto, ovvero perché l'universo esiste: se trovassimo la risposta decreteremmo il definitivo trionfo della ragione umana poiché allora conosceremmo il pensiero stesso di Dio.
Stephen W. Hawking
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Re: Foraminiferi e micro fossili nelle nostre argille
Grande Andrea! Un lavoro di documentazione semplicemente affascinante!!!
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Re: Foraminiferi e micro fossili nelle nostre argille
"Chapeau" Andrea: immagini stupende ottenute con tecniche sopraffine, bravissimo!
Sergio
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"Carpe diem, quam minimum credula postero." Orazio
"Quel cielo di Lombardia così bello quand'è bello, così splendido, così in pace." A.Manzoni
https://www.actaplantarum.org/florule/f ... e.php?f=14
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Re: Foraminiferi e micro fossili nelle nostre argille
Veramente interessante.
Grazie Andrea
"Meravigliarsi di tutto è il primo passo della ragione verso la scoperta" L. Pasteur
"A compiacersi del semplice ci vuole un'anima grande” A. Graf
La gioia nell'osservare e nel comprendere è il dono più bello della natura” A. Einstein
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